Overdose di droga in discoteca a Rimini, il giovane non fa i nomi

Il ragazzo finito in coma sta molto meglio ed è stato ascoltato dalla Polizia. Gli agenti vogliono capire chi gli ha venduto la droga e cosa è successo

Overdose in discoteca, il ragazzo finito in coma ora sta meglio

Overdose in discoteca, il ragazzo finito in coma ora sta meglio

Reggio Emilia, 12 agosto 2020 - L’overdose del 19enne di Reggio Emilia fa travasare un vaso che dicono fosse già colmo, e il questore di Rimini, Francesco De Cicco, decide la chiusura della discoteca di Rimini Classic, dove è avvenuto il fattaccio, per trenta giorni, in virtù dell’articolo 100 del Tulps. Vale a dire per questioni di sicurezza e ordine pubblico. Nel provvedimento firmato ieri mattina, si fa l’elenco di una serie di interventi fatti dalla Polizia all’interno e all’esterno del locale, tutti legati a episodi di spaccio o consumo di droga.

Una serie di arresti che, si legge nell’ordinanza, documenterebbero come il Classic «sia divenuto ritrovo di pregiudicati e di altre persone comunque pericolose, in quanto dedite a traffici illeciti di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana, hashish, eroina ed ectasy) compiuti all’interno del locale stesso che, conseguentemente, è utilizzato anche come luogo di convegno da soggetti che si vi recano per l’acquisto delle medesime sostanze, attività che comunque la gestione del circolo evidentemente non riesce a contenere». Domenica pomeriggio, un diciannovvenne reggiano, forse in vacanza assieme ad altri concittadini, è finito in coma per overdose, crollato sulla pista da ballo, nel corso dell’after hours. 

Fortunatamente le condizioni sono molto migliorate. Il giovane ora sta molto meglio e non è più in pericolo di vita, anche se resterà ricoverato all’ospedale Infermi in via precauzionale. Quando è arrivato in ospedale, tra alcol e droga, era messo talmente male che quasi i medici disperavano di salvarlo. Ieri invece si era ripreso al punto che è stato sentito dagli investigatori della Squadra mobile, i quali però non sarebbero riusciti a tirargli fuori granchè. Certo non dove ha preso le pasticche di Mdma che insieme all’alcol per poco non gli sono costate la vita. Su quello sembra sia stato a dir poco reticente. Probabilmente lo sentiranno ancora, insieme agli amici che quella sera erano con lui.

Anche se non si sa con esattezza con quante persone potrebbe avere avuto contatti: chi gli ha venduto le dosi? Erano i suoi amici o persone conosciute occasionalmente? Le ha acquistate nella discoteca o le aveva già con sè a Reggio? Tutte domande alle quali gli agenti speravano di dare risposte dopo aver parlato con il ragazzo. Ma per ora gli interrogativi sembrano destinati a rimanere tali.