P38 e il concerto ispirato alle Br, sarà interrogato il presidente del circolo Arci

Marco Vicini atteso in Questura. In contemporanea i Carc daranno vita a un presidio di solidarietà nei suoi confronti. Il caso scuote anche Bologna

Marco Vicini assieme ai Carc

Marco Vicini assieme ai Carc

Reggio Emilia, 9 maggio 2022 – Sarà interrogato domani pomeriggio in Questura a Reggio, Marco Vicini, il presidente del circolo Arci ‘Il Tunnel’, indagato con l’accusa di istigazione a delinquere per aver ospitato il concerto della band trap-rap ‘P38-La Gang’, nello storico locale di via del Chionso. Un concerto finito nella bufera per i contenuti che rievocano le Brigate Rosse e per la bandiera delle Br portata sul palco da parte del gruppo musicale. I componenti sono stati anch’essi iscritti nel registro delle notizie di reato da parte della Procura. Anche se tuttavia restano ancora ignoti, esibendosi con volto coperto da un passamontagna bianco. La Digos è al lavoro per identificarli. Nella tarda serata di oggi invece è in programma un incontro tra i vertici provinciali Arci e Vicini. Una resa dei conti per chiarire l’accaduto, dato che l’associazione si è dissociata dal live, andando in antitesi rispetto a Vicini il quale aveva invece difeso la vena artistica della band. Domani intanto, durante l’interrogatorio, all’esterno degli uffici di polizia di via Dante, i Carc (Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo) daranno vita a un presidio di solidarietà nei confronti di Vicini (nonché loro esponente) per manifestare dissenso rispetto al fatto che sia indagato. Una volta che Vicini sarà lasciato andare, parleranno ai giornalisti convocati per una sorta di conferenza stampa.

Il caso scuote anche Bologna

Il caso è partito con la band sul palco dell’Arci 'Il Tunnel’ di Reggio Emilia, esplodendo poi anche a Bologna dopo il concerto all’ex Centrale del latte di via di Corticella, affidata dal Comune al collettivo Crash. Piovono interrogazioni da più parti: dal capogruppo di FdI Francesco Sassone, dal leghista Matteo di Benedetto. Da Palazzo d’Accursio si ripete il refrain: "Episodio riprovevole e censurabile", ma su un’eventuale revoca non c’è alcuna posizione ufficiale, sebbene da voci di corridoio emerga che il Comune stia pensando a una diffida. In pratica, un cartellino giallo d’avvertimento. I dem in consiglio tengono la linea del sindaco.