Reggio Emilia, picchiavano mogli e figli. Arrestati tre padri padroni

I capifamiglia si istigavano tra di loro a compiere le violenze

Arrestati tre capifamiglia

Arrestati tre capifamiglia

Reggio Emilia, 16 febbraio 2019 - Una vicenda raccapricciante quella portata alla luce dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Guastalla, in un contesto di assoluta omertà per la paura delle vittime a denunciare i soprusi vissuti a causa del comportamento violento di tre capifamiglia residenti in un paese della Bassa Reggiana, finiti in carcere per concorso in maltrattamenti continuati e aggravati ai danni delle loro mogli e di una decina di figli minorenni.

Una segnalazione arrivata ai carabinieri ha fatto avviare gli accertamenti, che hanno utilizzato pure sistemi di controllo ambientale negli ambienti domestici in cui vivono i protagonisti della vicenda. Alla fine è emerso un quadro tremendo, sempre tenuto nascosto dalle vittime.

I tre uomini di origine pakistana (due fratelli e un cugino di 36, 47 e 49 anni) istigandosi tra loro, avrebbero maltrattato mogli e figli con continue vessazioni fisiche e psicologiche. In particolare con eccessi d’ira, divieti nell’uso di medicinali, urla per un nonnulla, colpi anche più volte al giorno i figli con schiaffi e alle mogli con pugni alla testa usando anche delle sedie, scarpe, bastoni ed altri oggetti.

L’indagine ha preso il via da una segnalazione dei servizi sociali giunta ai carabinieri, alla luce del riserbo e della scarsa collaborazione delle vittime, terrorizzate dalle possibili ripercussioni. Per il pakistano 36enne anche l’ulteriore e grave accusa di violenza sessuale continuata ed aggravata nei confronti della moglie, costretta a subire atti sessuali tra minacce e percosse. I tre uomini ora sono in cella, mentre i familiari in una struttura protetta.