Reggio Emilia, in vendita Palazzo Giglioli Palazzi Trivelli. Al piano suonò Giuseppe Verdi

Sotheby’s dà l’annuncio, nell'ambito di un giro di permute. La proprietà, di 2.500 metri quadrati, conta 10 camere da letto e 12 bagni.

Palazzo Giglioli Palazzi Trivelli: all’interno, il pianoforte suonato da Verdi

Palazzo Giglioli Palazzi Trivelli: all’interno, il pianoforte suonato da Verdi

Reggio Emilia, 22 marzo 2019 - «Italia Sotheby’s International Realty propone, nel centro di Reggio Emilia, un magnifico palazzo del XV secolo che al suo interno custodisce un pianoforte suonato dal grande compositore italiano Giuseppe Verdi». Non era necessario, pensiamo, precisare che Verdi è italiano, neppure nelle eventuali traduzioni in lingue straniere. Ma l’annuncio della società di intermediazione immobiliare di lusso fa scalpore in città, perchè la dimora cui il testo si riferisce è Palazzo Giglioli Palazzi Trivelli, già sede della Cancelleria del Duca d’Este nel XV secolo.

Non è, va detto, una mera vendita dell’edificio rinascimentale ma un’operazione che rientra in un progetto di permute immobiliari molto più ampio. A occuparsi della complessa operazione - per un valore, pare, di parecchi milioni di euro - il conte Vittorio Palazzi Trivelli, 42 anni, amministratore unico della società che amministra il palazzo con facciata anteriore in via Panciroli (l’antica via della Vite che da corso Garibaldi sbocca in piazzale Fiume) e posteriore in via dell’Erba.

Soltanto un anno fa, alla galleria Corsini di Roma e alla libreria All’Arco a Reggio, venne presentato un ricco volume che illustra le bellezze del palazzo. Nel saggio si racconta la storia dei conti Palazzi Trivelli, discendenti da Corrado III da Palazzo citato da Dante nel Purgatorio come uno dei tre vecchi savi dei suoi tempi. Il destino dei Palazzi Trivelli ha incrociato nei secoli Federico Barbarossa, Carlo I d’Angiò, re Berengario, l’imperatore Massimiliano I Asburgo, gli Sforza, i Gonzaga, fino alla illuminata contessa Leocadia Palazzi Trivelli Venturi, che nell’Ottocento diede vita a un salotto artistico e letterario in questo palazzo, frequentato da personaggi illustri: Verdi, Carducci, Pascoli, Liszt, Camillo Prampolini.

Il libro, avvalendosi dello storico dell’arte Massimo Pirondini, descrive l’architettura, le opere d’arte e il recentissimo restauro di palazzo Giglioli, «per il quale i proprietari - si leggeva in una nota romana - si sono avvalsi dei più importanti esperti e tecnici del settore». A curare il volume, inoltre, Giuseppe Berti, Vittorio Palazzi Trivelli e la compagna Isabelle Adriani Federici, attrice in decine di film e scrittrice. E’ stata la 47enne Isabelle, lo scorso aprile, un mese prima di calcare il red carpet di Cannes, a dar vita a un salotto culturale con Vittorio Sgarbi e altri personaggi del mondo dell’arte e dello spettacolo nel palazzo Giglioli.

E adesso l’annuncio di Sotheby’s International Realty. Che illustra la proposta: «La proprietà, di 2.500 metri quadri, si sviluppa abbracciando un ampio cortile centrale, con loggiato. Da qui, un imponente scalone porta al piano nobile con biblioteca, salone della musica, salotto e sala da pranzo. Completano la struttura dieci camere e dodici bagni». Per quanto se ne sa, il pianoforte suonato da Verdi non rientra nel pacchetto. Sotheby’s New York è appena stato impegnato in dicembre nella messa all’asta delle lettere inedite del genio di Busseto all’impresario Lanari. Altra storia.

m. s.