Reggio Emilia, palestra chiusa senza preavviso

Un cartello certifica la serrata della Fitness Time. Utenti imbufaliti

Reggio fitness time

Reggio fitness time

Reggio Emilia, 16 luglio 2019 - Un pomeriggio di sana palestra, in una delle poche giornate fresche di questo inizio estate. Borsone in spalla e si va. Se non fosse che alla porta d’ingresso della ‘Fitness Time’ ieri ci fosse un bel cartello recante la scritta di chiusura. «Una sopravvenuta e non prevista situazione di sovraindebitamento: questa è stata la loro motivazione» racconta Chiara Prandi, giovane studentessa di Unimore, che si è trovata la porta sbarrata. «Nessuno si è premurato di dirci qualcosa, e così insieme al mio amico Gianluca Bigi, ci siamo trovati la porta sbarrata. Eppure abbiamo pagato entrambi il nostro abbonamento».

Nello specifico «70 euro per il mensile con lo sconto universitario - prosegue la ragazza -. Stessa cosa per Gianluca, che però aveva fatto un trimestrale ben più costoso. Ora alla fine ho perso quindici giorni: sono infastidita e non poco, ma credo che sia più la fatica di denunciare l’accaduto rispetto a quanto effettivamente potrei recuperare. Certo, per chi ha fatto abbonamenti annuali la situazione è ben diversa...».

Per la 21enne non si tratta comunque del primo mese fatto nella palestra in via Cugini, a pochi passi dal parco Mandela nel quartiere Pappagnocca. «Alcuni trimestrali risalgono alle scorse estati: onestamente non ho mai avuto particolari problemi: a parte alcuni mancati avvisi sulla chiusura estiva per ferie. Anche se quest’anno ho notato un sensibile calo delle presenze. Ma da qui a parlare di chiusura ce ne passa. E nessuno aveva mai paventato l’ipotesi».

Nel cartello - uscito ieri - la palestra comunica di «essere stati costretti a procedere con la chiusura e la conseguente cessazione dell’attività fin dalla data odierna, a ragione di una sopravvenuta e non prevista situazione di indebitamento». E chiamando il centralino, non arriva risposta. Fatta eccezione per la voce ripetitiva in cui si chiede di «attendere in linea». Una palestra scomparsa da da un giorno all’altro. Senza alcuna comunicazioni agli utenti, in attesa di riavere i loro soldi.