
Uglietti al tiro: le statistiche non bastano a spiegare tutti i pregi del giocatore
La Pallacanestro Reggiana avrà una spina dorsale tutta italiana anche negli anni a venire. Dopo aver perfezionato l’accordo con capitan Michele Vitali che resterà in biancorosso fino al 2027, con l’annuncio che è atteso a breve, adesso il club sta iniziando a lavorare anche al prolungamento di un altro alfiere tricolore: Davide Uglietti. Il playmaker ha già il contratto fino al giugno del 2026 e resterà alla Unahotels, ma Marco Sambugaro – senza fretta ma senza sosta – sta dialogando con l’entourage del giocatore per arrivare alla fumata bianca.
Il classe ’94, arrivato a Reggio nell’estate del 2023, partita dopo partita si è guadagnato la stima del pubblico e la fiducia di coach Priftis che anche nella stagione appena conclusa gli ha dato spazio e responsabilità. L’esterno nativo di Torino lo ha ripagato con 4,6 punti e 2,6 assist di media in 18 minuti, ma nel valutare la sua importanza all’interno del contesto biancorosso le cifre non rendono bene l’idea.
Uglietti – che per un gruppo di tifosi che gli ha dedicato un’apposita t-shirt è addirittura ‘meglio dei cappelletti’ – viene apprezzato per l’intensità con cui scende in campo in ogni partita e per lo spirito indomito con cui difende e incalza gli attaccanti avversari più pericolosi.
È il classico ‘collante’, un uomo squadra capace di suonare la carica uscendo dalla panchina nei momenti in cui il gruppo ha bisogno di una scossa emotiva. Per tutti questi fattori, la Pallacanestro Reggiana vuole tenerselo stretto anche guardando al futuro, consapevole di avere a che fare con un mercato – come quello che riguarda i giocatori italiani – sempre più complicato. I profili di prima fascia giocano infatti quasi tutti in Eurolega (Pajola, Melli, Mannion eccetera) o addirittura in Nba (Fontecchio) mentre gli altri pretendono remunerazioni che spesso sono sproporzionate rispetto al reale rendimento che riescono a produrre sul campo (una delle poche eccezioni a questa ‘regola’ potrebbe essere rappresentata da Della Valle).
Va poi detto che Uglietti si è inserito alla perfezione anche nel tessuto sociale della città, dov’è facile vederlo girare in sella alla sua bicicletta oppure in qualche bar, magari addirittura in versione disc-jockey, a coltivare quella che è la sua grande passione fuori dal rettangolo di gioco. Forse è ancora un po’ presto per considerarlo ‘meglio dei cappelletti’, ma è sicuramente sulla strada giusta per diventare una certezza (molto simile) per tutti gli appassionati reggiani della palla a spicchi.