Parcheggi in ospedale, parte la commissione "Sbagliato cancellare quelli gratuiti"

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Si sposta in commissione consigliare il dibattito sulla cancellazione dei 734 parcheggi gratis in ospedale, prevista in un piano di riordino dei posteggi studiato dall’Ausl. Ad annunciarlo è Dario De Lucia, consigliere di Coalizione Civica: "Sarà fatta una commissione pubblica sui parcheggi dell’ospedale". Una richiesta firmata da tutte le opposizioni. In consiglio comunale è stato discusso un documento urgente dai gruppi del M5s e Coalizione Civica per rivedere la posizione sui parcheggi dell’ospedale. La votazione ha avuto l’esito seguente: 17 voti contrari (Pd, + Europa, Europa Verde, Reggio E’) e 11 voti favorevoli (Coalizione Civica, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Alleanza Civica, Lega Salvini Premier). Ma i consiglieri De Lucia, Aguzzoli, Bertucci e Soragni hanno depositato una richiesta urgente di commissione sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione. Ora ci sono 20 giorni da regolamento poi dovrà essere svolta una commissione pubblica con la dirigenza di Ausl e del Comune per spiegare le modifiche al piano della sosta. In ballo c’è l’eliminazione di 734 stalli bianchi (gratuiti), un aumento di 1.061 stalli blu a pagamento e aggiornamento delle tariffe orarie. "Una scure che si abbatte anche sui tremila dipendenti dell’Ausl e delle ditte esterne che lavorano al Santa Maria", avevano fatto notare i sindacati Cgil, Cisl e Uil la scorsa settimana. Si cancellerebbe infatti anche il parcheggio riservato ai dipendenti, già oggi largamente insufficiente, e si introdurrebbe un abbonamento annuale a pagamento per garantire la turnazione dei posti blu.

"Abbiamo ritenuto necessario chiedere con urgenza al sindaco e alla giunta di intervenire immediatamente affinché si impegnino ad individuare nuove modalità di gestione e regolamentazione dei parcheggi nella zona limitrofa all’Ospedale. Ciò per rimediare al più presto a una decisione inopportuna e che ricade inesorabilmente su cittadini e lavoratori, che si recano in struttura non per piacere ma per necessità lavorative o per ricevere soccorso medico".