"Parliamo di un settore in calo da anni"

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Anna

Ganapini*

Perché le api sono così importanti per il pianeta? Le api producono miele e soprattutto, con la loro incessante attività di bottinatura alla ricerca di polline e nettare per la sopravvivenza dell’alveare, forniscono agli ecosistemi il fondamentale servizio di impollinazione: durante la visita di fiore in fiore trasportano polline, la sostanza di cui necessitano le piante per la propria riproduzione. Il mondo vegetale che ci circonda, che siano piante coltivate o spontanee, è fertile grazie alla loro attività. Tale imprescindibile ruolo, condiviso con altri impollinatori, è esplicitato dai dati di ISPRA, l’agenzia ambientale del governo italiano. Si stima che l’87,5% (circa 308.000 specie) delle piante selvatiche in fiore del mondo dipendono, almeno in parte, dall’impollinazione degli insetti per la riproduzione, e questo varia dal 94% nelle comunità vegetali tropicali al 78% in quelle delle zone temperate (IPBES, 2017). Il 70% delle 115 colture agrarie di rilevanza mondiale beneficiano dell’impollinazione degli insetti (Klein et al., 2007); inoltre l’incremento del valore monetario annuo mondiale delle produzioni agricole ammonta a circa 260 miliardi di euro (Lautenbach, 2012). In Europa la produzione di circa l’80% delle 264 specie coltivate dipende dall’attività degli insetti impollinatori (EFSA, 2009). Mentre il patrimonio naturale paesaggistico ricopre un valore inestimabile. La produzione del settore apistico italiano ha un trend in calo negli ultimi 10 anni, imputabile sia alle conseguenze dell’effetto serra sia all’uso massivo di pesticidi in agricoltura. Urge che Istituzioni, agricoltori e cittadini se ne facciano carico per invertire il declino di api e impollinatori.

*apicoltrice socia della

cooperativa Conapi-Mielizia