Partiti due daspo per una rom e un reggiano Stavano sempre sulle scale e davano fastidio

Monitorare la zona e identificare persone, specialmente nelle ore serali, che possano risultare sospette. Sono queste le attività mandate avanti dalla polizia di Stato nei confronti della zona stazione ferroviaria: una parte di città che, senza mistero, non è delle migliori da frequentare. Nell’ambito di questi controlli la Questura ha emanato due daspo urbani, nei confronti di una donna di etnia rom e di un reggiano, che nei giorni scorsi erano già stati riconosciuti dagli agenti come elementi limitanti "la libera circolazione e accessibilità dei viaggiatori negli spazi comuni della stazione" si legge in una nota della Questura.

Più precisamente stazionavano lungo le scale del sottopasso pedonale mentre i passeggeri "si vedevano costretti quasi a scavalcarli", tutto ciò ha indotto i cittadini stessi ad allertare le forze dell’ordine.

I daspo urbani sono stati quindi emanati "al fine di tutelare il decoro ed il corretto uso di alcuni luoghi della città, con l’intento di prevenire quelle condotte che ne impediscono l’accessibilità e la fruizione". Aree urbane "da proteggere dal degrado per il loro interesse pubblico", come sono appunto piazzale Marconi, la stazione e zone limitrofe. In conseguenza al daspo, i due non potranno accedere per un anno all’area stazione: la violazione di questa misura comporterebbe l’arresto da sei mesi a un anno.