Pascoli selvaggi, la replica di Rovali: "Quei contratti sono regolari"

L’avvocato ha risposto ieri alla presa di posizione netta da parte del Parco Nazionale

Continuano a scaldarsi gli animi delle amministrazioni montanare, sul tema dei pascoli ’selvaggi’ per cui il Parco Nazionale, martedì appena passato, ha inviato una nota in cui dice chiaramente di essere pronto a chiedere risarcimenti per danni ambientali. Il problema non è nuovo all’Appennino: ieri però, ai microfoni di Reggionline, è arrivata una risposta alla presa di posizione del Parco, tramite l’avvocato Italo Rovali. "Le pecore sul nostro Appennino? Stanno pascolando in maniera regolare, secondo quanto previsto dagli accordi tra le amministrazioni degli Usi Civici dei vari territori e l’azienda agricola veneta Tognoni che da anni fa arrivare, a bordo di tir, migliaia di ovini, sulle nostre montagna, nella stagione estiva. Queste intese non sono scadute" ha affermato. Contratti redatti da Rovali stesso per gli Usi Civici di Febbio e che "scadono tra diversi anni". Quanto ai danni ambientali, anche su questo punto arriva la replica dell’avvocato: "Io non sono un agronomo – ha detto – ma conosco bene la montagna e posso dire che in autunno quando le pecore vengono riportate vie le condizioni dei terreni non sono peggiorate, anzi". Sempre Reggionline, infine, riferisce che non è arrivata - per ora - nessuna revoca degli accordi tra le amministrazioni degli Usi Civici e gli allevatori.