Pastarito, Lusetti assolto dopo undici anni

Calvario finito per l’ex dirigente Cirfood: "Se gli inquirenti allora avessero letto bene le carte mi avrebbero evitato questo incubo"

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Ci sono voluti undici anni, ma alla fine è arrivata l’assoluzione, con formula piena, per Ivan Lusetti (nella foto), indagato per una questione legata all’acquisto di ramo d’azienda effettuato per la società Pastarito nel lontano 2003, all’epoca in cui la stessa società era stata controllata da Cirfood, di cui il reggiano Lusetti è stato presidente.

La contestazione venne notificata nel 2011 a Lusetti, proprio in virtù del suo ruolo al vertice della società Cirfood. Ieri, in tribunale a Roma, per il dirigente cooperativo la vicenda giudiziaria si è chiusa in modo favorevole: assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto, la migliore possibile per chi ha che fare con la giustizia.

L’ipotesi di accusa era stata avanzata undici anni fa. Piena soddisfazione del diretto interessato, il quale ha commentato l’esito del procedimento giudiziario subito dopo la sentenza. "Faccio notare – le parole di Lusetti – che il pubblico ministero, nella sua richiesta di assoluzione piena, ha fatto rilevare che siamo stati vittima di una ’sola’. Aggiungo io, che bastava che gli inquirenti dell’epoca avessero letto interamente gli atti e mi avrebbero evitato un incubo, costi per Cirfood e un disagio personale durato undici anni. Importante è uscirne a testa alta", è la considerazione dell’ex dirigente che non perde occasione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

E ancora: "Grazie all’avvocato professor Giulio Garuti (docente Unimore) per la intelligente difesa, a Chiara Nasi e mondo Cirfood che in questi anni non mi hanno mai fatto mancare sostegno e fiducia".

E conclude: "Ora riprendiamoci il tempo perso (per quanto possibile) e colgo l’occasione per dire che quando si ha la coscienza tranquilla non si deve avere paura della giustizia giudicante. Quando la stessa si impegna, prima o poi si riesce a far emergere la verità dei fatti".

La società Pastarito, che gestiva direttamente o con rapporti di franchising, la catena "Pastarito-Pizzarito", era finita al centro di una indagine della Guardia di Finanza di Roma, con sequestro di beni e aziende, avvenuto oltre dieci anni fa, con l’ipotesi di fallimenti pilotati.

Un’indagine delle Fiamme gialle che aveva ipotizzato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta patrimoniale e documentale ed alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Finì nell’indagine anche Cirfood, in base a un teorema che si sarebbe dimostrato senza reale supporto, che lo stesso pubblico ministero ha smontato nel corso della richiesta di assoluzione, prima ancora che lo facesse la difesa.

a.le.