Pazienti e famigliari, come poter affrontare la malattia oncologica?

Questo il progetto ’DIAdIC’ portato avanti dall’Ircss locale e finanziato grazie a fondi della Comunità Europea

Con l’inserimento in studio dei primi 70 pazienti, è iniziato all’Ausl-Irccs locale il progetto internazionale “DIAdIC”, finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma “Horizon 2020”. Lo studio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia di due interventi infermieristici di supporto psico-educazionale, atti ad aiutare il paziente e il famigliare di riferimento (la cosiddetta “diade”) a migliorare la comunicazione all’interno della famiglia e la capacità di affrontare insieme le sfide che la malattia comporta nella gestione non solo dei sintomi fisici, ma anche degli aspetti emotivi.

I due interventi hanno la medesima struttura e durata, ma cambia la modalità di erogazione. Uno viene condotto di persona da un infermiere appositamente formato e si compone di tre incontri a distanza di tre settimane l’uno dall’altro. L’altro comporta l’accesso a una piattaforma web appositamente progettata dai ricercatori dello studio e suddivisa in quattro sezioni. Il confronto con l’infermiere e la navigazione all’interno della piattaforma permettono ai membri della diade di raccogliere informazioni, suggerimenti e spunti di riflessione. "L’aspetto innovativo di questo Progetto – sottolinea la dottoressa Monica Guberti del team di Ricerca – è quello di rivolgersi contemporaneamente al paziente e al famigliare come a un’unica entità richiedente cure e integrare l’assistenza usualmente fornita con un supporto di tipo globale, mirato a offrire informazioni e a potenziare le risorse di cui la diade dispone per affrontare l’esperienza di malattia".