
Massimo Gazza, dal 2021 alla guida della Federazione Provinciale del Partito Democratico
Reggio Emilia, 21 maggio 2025 – Sarà Gazza bis. Proseguirà per altri quattro anni il regno dell’ex sindaco di Boretto alla guida della Federazione Provinciale del Pd, nel solco di un mandato iniziato nel dicembre del 2021 e che troverà conferma all’imminente assise congressuale. L’indiscrezione raccolta dal Carlino ha trovato svariate conferme nell’ambiente dem reggiano, come pure il fatto che il rinnovo dell’incarico a Massimo Gazza nasce da un’intesa con un altro dei cavalli di razza del partito, il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro, a lungo in predicato di sfidare nuovamente il segretario uscente, come già accaduto quasi quattro anni fa. Un confronto che rischiava di creare non pochi malumori, ricalcando quanto avvenuto per la scelta delle candidature al Consiglio Regionale. Dove, come è noto, si era verificata una fronda da un lato per confermare alcuni consiglieri uscenti, dall’altro per portare a Bologna Luca Vecchi. Stavolta invece il Pd pare essere riuscito a trovare unità di intenti, a partire in particolare dalle modalità di gestione organizzativa dei vari organismi del movimento e dalla discussione di una piattaforma documentale per appianare divisioni interne.
A quanto si apprende il dibattito è stato lungo e serrato ma, alla fine, pare proprio essere stata trovata la quadra, all’insegna del reciproco riconoscimento delle idee e dalla condivisione delle linee d’azione su diversi temi. Il tutto ha portato alla scelta (davanti alla commissione di garanzia Pd riunitasi ieri) di un candidato unico, alla ricomposizione delle diverse anime dem, e al fatto che sarebbe proprio di Cavallaro la prima firma sulla mozione a sostegno della riconferma di Gazza. I dettagli dell’intesa saranno illustrati in una conferenza stampa che la Federazione Pd ha in calendario per domani. Nell’assise del 2021 fu l’asse tra l’ala guidata da Graziano Delrio e Luca Vecchi a portare Gazza alla segreteria, in antitesi a quella di Cavallaro più vicina a Enrico Letta, all’epoca segretario del Pd. Questa volta l’ex Bottegone in salsa reggiana ha optato per una sintesi programmatica che nelle intenzioni dei suoi maggiorenti dovrebbe rafforzare organizzazione e consenso del partito nel nostro territorio.