"Pediatria, nessuno smantellamento"

Il sindaco Enrico Bini smentisce le voci allarmanti, dopo la richiesta di chiarimenti di Nadia Vassallo

"Il reparto di Pediatria dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti è in fase di smantellamento?" E’ l’interrogativo della capogruppo di minoranza di ‘Castelnovo ne’ Cuori’, Nadia Vassallo. "Ci è stato riferito che alcuni operatori stanno andando in pensione – precisa in una nota - e che non sarebbero accettate richieste di sostituzione. Non sappiamo se l’informazione corrisponda alla realtà, per questo chiediamo una risposta".

La replica arriva dal sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, che di recente ha incontrato i responsabili del distretto Ausl della montagna reggiana. "Non so dove siano state raccolte queste notizie allarmanti su Pediatria, - afferma il primo cittadino –, un reparto che sta funzionando molto bene, anzi in questo periodo di influenza e di ripresa della pandemia del Covid-19, la Pediatria del Sant’Anna accoglie bambini in arrivo da Reggio e da altri distretti sanitari. Posso affermare che sono infondate, perché sull’ospedale di Castelnovo è in corso una politica di grandi investimenti".

Bini però non nasconde la preoccupazione sul ritardato ripristino dei posti letto e l’accesso alle prenotazioni di visite specialistiche, a volte non aperte ai cittadini e spesso invitati a recarsi altrove.

Da Nadia Vassallo arrivano però richieste di chiarimenti anche su altri aspetti dealla sanità provinciale, per troppi servizi soppressi o ridimensionati: "Negli ultimi anni e troppo spesso le operazioni di ridimensionamento sono passate come interventi di riqualificazione e tutela della sicurezza delle persone - afferma la capogruppo di minoranza -, situazioni di emergenza temporanea. Fra l’altro non si può nascondere il malessere dei sanitari dopo che, solo nel 2022, si sono dimessi cinque medici dell’ospedale Sant’Anna. La situazione poi non è localizzata solo su Castelnovo Monti, poiché anche il sindaco di Guastalla, sul Resto del Carlino, considera il suo ospedale ’ignorato’ e lamenta le stesse situazioni vissute da noi: molte difficoltà nell’accedere alle visite specialistiche, un contenimento delle prestazioni chirurgiche, la chiusura del punto nascita, dell’ostetricia e della pediatria. Chiediamo una nuova etica della comunicazione e dell’impegno da parte dell’Ausl e dell’Amministrazione comunale. Sollevare i problemi non significa denigrare l’ospedale o attaccare il personale sanitario, che anzi apprezziamo e sosteniamo incondizionatamente. Non ci sta bene che gli unici autorizzati a discutere le criticità siano le forze di maggioranza e gli altri siano stigmatizzati. Si affrontino i problemi per quel che sono, occorre che esca la verità e non una sua rappresentazione edulcorata e sempre giustificata".

Settimo Baisi