Discoteca gremita

Reggio Emilia, 9 dicembre 2018 - Spray al peperoncino spruzzato dentro i locali in cui si radunano i giovani, poi il caos e la calca che si riversa fuori. Anche nelle nostre discoteche, e in tempi molto recenti, si è ripetuto il copione che nella scorsa notte, a Corinaldo (video) di Ancona, ha causato sei vittime (cinque adolescenti tra i 14 e i 16 anni e una madre di 39). Se da noi non sono avvenute tragedie come quella delle Marche, lo si deve alle misure di sicurezza e al rapido intervento del personale. «Tra fine settembre e inizio ottobre – racconta Corrado Magnani, presidente del circolo Arci ‘Fuori Orario’ di Taneto di Gattatico – qualcuno ha usato le bombolette urticanti. Tutte le porte di sicurezza, che hanno un’ampiezza doppia del minimo previsto per legge, erano aperte. Così i ragazzi sono usciti, riversandosi nelle aree di uscita che sono molto ampie. Capisco l’uso dello spray per difesa personale, ma non certo per scherzare o creare panico».  La capienza del Fuori Orario «è di 1.400 persone, mentre il cortile ne può ospitare tremila. Ma durante le serate live accettiamo solo una parte del pubblico. Gli altri seguono l’evento in un altro spazio, attraverso il maxischermo. Tutti gli ampliamenti del nostro locale sono stati sottoposti alla commissione del pubblico spettacolo, con i progetti sottoposti ai vigili del fuoco e i controlli successivi ai lavori». Su chi entra e può portare materiale pericoloso, «cerchiamo di fare prevenzione. Ma un locale non è un aeroporto: magari controlliamo chi ha zaini voluminosi, ma non facciamo aprire le borsette a tutte le ragazze. Sistematicamente riceviamo controlli dalle forze dell’ordine e talvolta le coinvolgiamo in borghese».  L’allarme è scattato anche al ‘Sali & tabacchi’, discoteca reggiana. «Appena due settimane fa – racconta uno dei soci, Luca Ronzoni – qualcuno ha aperto la bomboletta. Il gas era depotenziato, ma una cinquantina di persone sono uscite dalla porta di sicurezza. Noi abbiamo distribuito l’acqua gratuitamente. Poco più di un anno fa ho sentito parlare di gruppi organizzati che usavano il gas per scatenare il panico e rubare». Ronzoni è socio anche della ‘Via delle spezie’: «Quest’estate, qualcuno ha aperto la bomboletta. Nonostante fosse successo nel giardino all’aperto, gli effetti urticanti si sono sentiti». Il socio garantisce massima attenzione alla sicurezza: «Il piano di evacuazione viene aggiornato con regolarità. E i clienti vengono conteggiati, in base alla capienza, attraverso le prenotazioni».

Cronaca

Reggio Emilia, 9 dicembre 2018 -&nbsp;<a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/video/morti-discoteca-spray-video-1.4335413" target="_blank">Spray al peperoncino</a>&nbsp;spruzzato dentro i locali in cui si radunano i giovani, poi il caos e la calca che si riversa fuori. Anche nelle nostre discoteche, e in tempi molto recenti, si è ripetuto il copione che nella scorsa notte, a <a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/video/morti-concerto-sfera-ebbasta-1.4334251" target="_blank">Corinaldo (video)</a> di Ancona, ha causato sei <a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/morti-discoteca-sfera-ebbasta-1.4334371" target="_blank">vittime</a> (cinque adolescenti tra i 14 e i 16 anni e una madre di 39). Se da noi non sono avvenute tragedie come quella delle Marche, lo si deve alle misure di sicurezza e al rapido intervento del personale. «Tra fine settembre e inizio ottobre – racconta Corrado Magnani, presidente del circolo Arci ‘Fuori Orario’ di Taneto di Gattatico – qualcuno ha usato le bombolette urticanti. Tutte le porte di sicurezza, che hanno un’ampiezza doppia del minimo previsto per legge, erano aperte. Così i ragazzi sono usciti, riversandosi nelle aree di uscita che sono molto ampie. Capisco l’uso dello spray per difesa personale, ma non certo per scherzare o creare panico». 
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La capienza del Fuori Orario «è di 1.400 persone, mentre il cortile ne può ospitare tremila. Ma durante le serate live accettiamo solo una parte del pubblico. Gli altri seguono l’evento in un altro spazio, attraverso il maxischermo. Tutti gli ampliamenti del nostro locale sono stati sottoposti alla commissione del pubblico spettacolo, con i progetti sottoposti ai vigili del fuoco e i controlli successivi ai lavori». Su chi entra e può portare materiale pericoloso, «cerchiamo di fare prevenzione. Ma un locale non è un aeroporto: magari controlliamo chi ha zaini voluminosi, ma non facciamo aprire le borsette a tutte le ragazze. Sistematicamente riceviamo controlli dalle forze dell’ordine e talvolta le coinvolgiamo in borghese». 
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L’allarme è scattato anche al ‘Sali &amp; tabacchi’, discoteca reggiana. «Appena due settimane fa – racconta uno dei soci, Luca Ronzoni – qualcuno ha aperto la bomboletta. Il gas era depotenziato, ma una cinquantina di persone sono uscite dalla porta di sicurezza. Noi abbiamo distribuito l’acqua gratuitamente. Poco più di un anno fa ho sentito parlare di gruppi organizzati che usavano il gas per scatenare il panico e rubare». Ronzoni è socio anche della ‘Via delle spezie’: «Quest’estate, qualcuno ha aperto la bomboletta. Nonostante fosse successo nel giardino all’aperto, gli effetti urticanti si sono sentiti». Il socio garantisce massima attenzione alla sicurezza: «Il piano di evacuazione viene aggiornato con regolarità. E i clienti vengono conteggiati, in base alla capienza, attraverso le prenotazioni».

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