"Per 20 anni solo spese Ora vogliamo costruire"

Claudio Dal Re è uno dei tre imprenditori che ha vinto al Tar contro il Comune "Ciò che ha provato a fare l’Amministrazione è assurdo, gli errori sono loro"

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di Stefano Chiossi

"Quello che sta provando a fare il Comune è assurdo. Ho acquistato parte del terreno nel 1999, circa 6mila metri quadri.

Son passati più di vent’anni, tra miliardi di varianti e disegni. Ci hanno fatto perdere tempo e non da meno soldi. E ora che abbiamo vinto al Tar andremo avanti per la nostra strada".

Tira fuori l’orgoglio Claudio Dal Re, 73 anni, uno dei ricorrenti – assieme ad Immobiliare Campani e Il Borgo srl – al tribunale amministrativo regionale per realizzare oltre una trentina di villette a schiera nella zona di via Luxemburg, in un terreno verde superiore ai 15mila metri quadrati nei dintorni del Conad appena realizzato.

Il Comune, incassata la sentenza, ha annunciato immediato ricorso al Consiglio di Stato: "Siamo convinti della bontà delle scelte fatte sul Poc e della necessità di ridurre il consumo di suolo attraverso la recente adozione del Pug. Su queste linee guida non possiamo tornare indietro".

Immobiliare Campani e Il Borgo srl, al momento, hanno preferito non commentare. Mentre Dal Re ha voluto ribadire la propria posizione: "Ci attendevamo il ricorso dell’amministrazione. Ma gli errori li hanno fatti loro, e in particolar modo alcune persone che seguivano la pratica. C’è stata incompetenza" riferendosi all’errata interpretazione di una legge urbanistica regionale del 2000, motivo del ricorso al Tar.

L’imprenditore comprò i 6mila metri quadri assieme a un amico geometra, "pagando per oltre vent’anni l’Imu su un terreno edificabile che ora ci vogliono spacciare come agricolo. Un vero e proprio tiro mancino per chi ha speso tantissimi soldi anche nella progettazione".

Dal Re poi sottolinea un altro aspetto rilevante. Il Poc (piano operativo comunale) nel 2013 aveva spacchettato l’area di via Luxemburg fra i tre privati e Conad Centro Nord. La cooperativa, come è noto, è andata avanti nella realizzazione del superstore ‘Le Colline’. Mentre i tre ricorrenti si sono arenati.

Eppure la progettazione era condivisa da entrambe le parti: "Il Conad stesso sapeva dell’intervento urbanistico nella zona, a cui era naturalmente interessato – ribadisce Dal Re -. Peraltro per realizzare il supermercato abbiamo ceduto loro parte dei terreni, altrimenti non avrebbero mai fatto l’attuale rotonda e parte del parcheggio.

C’era un ragionamento condiviso. Ma sembra che solo con noi il Comune abbia voluto prendere tempo… In ogni caso non abbiamo intenzione di buttare via 20 anni di spese rimanendo con un pugno di mosche".