"Per Pietro è stato fatto il possibile. Purtroppo ha rifiutato Poiago"

Il sindaco interviene sulla vicenda Bolognini: l’anziano era stato invitato a cambiare casa di riposo

"Per Pietro è stato fatto il possibile. Purtroppo ha rifiutato Poiago"

Il sindaco Enrico Ferretti: «L’Oasi di Cereggio è una struttura privata e ha ospitato Bolognini solo in via provvisoria»

Il sindaco Enrico Ferretti interviene dopo il grido d’allarme lanciato ieri da Giovanni Bolognini, che si è portato a casa l’anziano zio Pietro, ospitato negli ultimi mesi all’Oasi San Francesco di Cereggio, dopo che le strutture pubbliche gli avevano proposto un trasferimento a Poiago di Carpineti, meta ritenuta troppo distante da Cereggio e dagli affetti di Pietro.

Enrico Ferretti, perfettamente al corrente della situazione avendo partecipato ad alcuni incontri, conferma che la scelta di riportare a casa Pietro Bolognini è stata fatta dal nipote Giovanni.

"La sistemazione all’Oasi di Cereggio, che è una struttura privata - afferma il sindaco Ferretti - era una soluzione provvisoria in attesa di un posto libero in strutture pubbliche. Appena venuto libero un posto a Poiago è stato convocato il nipote Giovanni per il trasferimento dello zio Pietro, ma lui ha rifiutato questa opportunità ed ha preferito riportarselo a casa. Capisco il disagio e la rabbia del nipote, ma noi più di così non potevamo fare. L’Oasi S. Francesco di Cereggio è un’azienda privata che ospita numerosi anziani che hanno necessità di assistenza e dispone di soli 6 posti convenzionati, assegnati dalla Regione all’allora comune di Ramiseto. Adesso, con il comune di Ventasso che comprende i quattro comuni del crinale appenninico ed è il Comune che ha il tasso più elevato di popolazione anziana di tutta la provincia, i posti convenzionati andrebbero aumentati. E’ un problema che si fa sempre più serio e che deve essere affrontato in ambito regionale con l’Asl, Servizi sociali e i sindaci dell’Unione Comuni Alto Appennino".

Da parte del giornale, ovviamente, nessuna volontà di mettere in cattiva luce l’attività dell’Oasi San Francesco di Cereggio, nata nel 1985 per volontà e amore dell’allora parroco don Narciso Cacciani.

E’ una struttura realizzata con la collaborazione e la generosità di tutti i cittadini della montagna e oggi svolge un ruolo fondamentale per il territorio con accoglienza e gestione delle persone anziane che in montagna sono sempre più numerose e a volte sole e disagiate. Peccato che di strutture così ce ne siano poche e non bastino a far fronte ai bisogni della popolazione.

Settimo Baisi