
(...) Inutile perché anche tanti centri commerciali vivono lo stesso spopolamento. Inutile perché fermare il commercio online è impossibile. Sono inoltre problemi che affliggono tutte le città indistintamente. Quello che spiega la particolare gravità del problema reggiano è la mancanza di una strategia globale sulla città, di una “visione” condivisa su come vogliamo vivere.
Non si può continuare una politica ondivaga assecondando le richieste dei (pochi) residenti, che si lamentano contraddittoriamente sia della mancanza di sicurezza nell’esagono soprattutto di notte sia del rumore e del fastidio che creano i frequentatori di bar, piazze, ristoranti e centri di ritrovo. Le città vanno frequentate. I negozi vanno tenuti aperti anche di sera, almeno nel fine settimana, e nei giorni festivi. I parcheggi scambiatori vanno collegati al centro anche nelle ore serali, con minibù ben oltre le 20 di sera. Le distese vanno incentivate e non penalizzate. Se ci sono problemi di accumuli di rifiuti e sporcizia vanno risolti. Occorre disincentivare chi tiene negozi sfitti in stato di degrado. Occorre anche trovare incentivi che inducano a calmierare i prezzi degli affitti. Occorre vivacizzare la città non sporadicamente ma sistematicamente. E per fare questo occorre una sinergia profonda fra amministrazione, associazionismo, rappresentanze imprenditoriali. Oggi viene per la prima volta proposta questa sinergia. Ma chiediamo al sindaco come mai non se ne sia parlato per quattro anni e se ne parli solo avvicinandosi alle elezioni. E ci chiediamo come la divisione delle competenze in materia fra assessorato al centro storico ed assessorato alla cultura non sia una delle cause del problema.
Maura Manghi, Italia Viva