Pericolo online, boom di truffe La polizia mette in guardia i ragazzi

Seicento le denunce raccolte ogni anno in provincia, gli agenti dell’ex Postale fanno lezione nelle scuole. Crescono in regione i reati legati alla pedornografia, a Reggio tanti raggiri col trading sul web

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di Nicola Bonafini

Una serie di tredici incontri all’interno delle scuole volto a sensibilizzare gli studenti di età compresa tra i 14 ed i 18 anni sui pericoli che il web e le app di cui gli smartphone sono disseminate nascondono per i loro giovani utilizzatori.

E’ stato questo il tema di un incontro svolto ieri mattina in questura, alla presenza del questore Giuseppe Ferrari, e che ha visto la partecipazione della dottoressa Alessandra Belardini, dirigente del centro operativo della sicurezza cibernetica – la nuova denominazione della molto più conosciuta Polizia Postale -, e del dirigente della sezione reggiana, Luigi Quaglio.

I numeri, soprattutto quelli dell’ultimo biennio, evidenziano un’esplosione vera e propria, dei reati informatici veri e propri o di comportamenti ‘borderline’ che portano a denunce – seicento all’anno – o a indagini vere e proprie della sezione diretta dalla dottoressa Belardini. Si parla di un + 98% di reati di questo genere. I dati parlano da soli.

Nel 2020 nella nostra provincia sono state fatte 9 denunce per trading online e 3 per truffe sentimentali sul web; nel 2021 la cifra del trading è salita a 20 e quella dei tranelli legati alla sfera affettiva a 4; nell’anno in corso – il dato è aggiornato a ieri, 7 dicembre – i numeri erano saliti rispettivamente a 19 e 4.

PEDOPORNOGRAFIA

E GIOVANISSIMI

"In Emilia-Romagna tra il 2020 e il 2022, abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione di casi tra i più giovani, stiamo parlando di infra dodicenni e non solo", continua la dottoressa Belardini.

"Siamo stati letteralmente subissati di casi, per fare un esempio, e stiamo parlando su base regionale di un aumento di circa il 40% nello specifico, di caricamenti di immagini di natura pedopornografica nelle chat di classe create sull’applicativo Whatsapp".

"Per noi che lavoriamo per prevenire e ‘predire’ anche questo tipo di reati è qualcosa che dobbiamo affrontare quasi quotidianamente, anche perché oggi, è comune trovare ragazzini che usano queste piattaforme per dare sfogo al loro, istintivo, desiderio di protagonismo".

"Reggio Emilia – precisa la dirigente Belardini – diciamo comunque che è un’isola relativamente felice in questo senso, sono altre le province della regione in cui il fenomeno è particolarmente grave.

Ma è chiaro che come Polizia cibernetica, abbiamo il dovere di tenere altissima la guardia anche su una provincia come questa, se nella fattispecie è ancora piuttosto sana".

TRADING ONLINE

E RISPARMI IN FUMO

C’è un capitolo in cui invece, anche a Reggio, la situazione si rivela in tutta la sua gravità: quello delle le truffe legate al trading online, che hanno conseguenze drammatiche per le famiglie del malcapitati.

"Dei circa 500, 600 fascicoli di indagine che arrivano sulle nostre scrivanie annualmente, sia come attività delegata dalla Procura, che come denunce o nostre iniziative – spiega Luigi Quaglio, dirigente della sezione reggiana dell’ex Polizia Postale – il maggior numero di casi riguarda le truffe legate al trading online. La situazione è particolarmente grave, perché qui stiamo parlando di persone che vedono andare in fumo i risparmi di una vita, affidando i loro soldi a piattaforme o a intermediari (i così detti ‘men in the middle’, gli ‘uomini nel mezzo’ letteralmente, ndr) che null’altro sono che dei veri e proprio criminali che vanno perseguiti in modo implacabile".

"Ovvio – aggiunge il dirigente Quaglio – e come anche sottolineato dalla dottoressa Belardini, gli aspetti legati ai giovani restano altissimi nella nostra agenda e gli incontri che abbiamo programmato nei prossimi mesi vanno esattamente in questa direzione. Per noi è fondamentale che i ragazzi abbiano piena consapevolezza di cosa si può e cosa non si può fare quando ci si accosta all’utilizzo dei più svariati strumenti informatici di cui disponiamo oggi giorno".

GLI INCONTRI

NELLE CLASSI

Ieri mattina, a Luzzara, si è tenuto il primo incontro nelle classi del locale istituto comprensivo; ma gli agenti dell’ex Polizia Postale avevano già visitato l’omologo istituto di Fabbrico, e si apprestano, la prossima settimana a visitare l’Istituto Alberghiero ‘Motti’.

Tra gli altri, previsti incontri anche al liceo Rinaldo Corso di Correggio, al Bertrand Russell di Guastalla, all’istituto Lelio Orsi di Novellara, all’Enrico Fermi di Reggio, all’Ezio Comparoni di Bagnolo.

Tappa anche a Castelnovo Sotto e infine all’Amedeo d’Aosta, alla don Pasquino Borghi e al Simonini di Reggio.

"Visti gli elementi emersi oggi (ieri per chi legge, ndr) questi meeting nelle scuole della provincia acquisiscono un valore ancora maggiore", ha concluso il questore Giuseppe Ferrari.