
La vicenda del presunto pestaggio al detenuto nel carcere di Reggio per mano di 14 agenti della polizia penitenziaria (tutti indagati, di cui dieci sospesi) arriva sul tavolo del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. La parlamentare del M5s Stefania Ascari ha presentato un’interrogazione parlamentare.
"Un fatto gravissimo – chiosa nel documento la pentastellata – è necessario che le autorità competenti facciano rapidamente luce sull’accaduto; la certezza sulle reali condizioni e sul rispetto dei diritti all’interno degli istituti penitenziari è una priorità che non riguarda solo i detenuti ma tutti i cittadini. Chiedo se il ministro sia a conoscenza dei fatti e se e quali misure nell’ambito della propria competenza, anche di carattere ispettivo e disciplinare, abbia già intrapreso o intenda intraprendere nei confronti del personale interessato all’interno del carcere di Reggio".
Sulle condizioni delle carcere e dei detenuti, in particolare quelli psichiatrici, interviene anche il consigliere regionale Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa: "Occorre evitare trasferimenti da altre regioni nei percorsi di salute mentale per detenuti. Con una risoluzione viene posta l’attenzione sulla struttura di Reggio dove, su 40 pazienti, più della metà proviene da fuori regione. La giunta regionale si faccia carico di comunicare questa esigenza al Dipartimento amministrazione penitenziaria. Dimezzando i posti letto si consentirebbe al personale sanitario e non sanitario di occuparsi di pazienti per cui ci siano maggiori possibilità di creare progetti terapeutico-riabilitativi individualizzati, attuabili e concreti anche per vicinanza geografica. L’Atsm di Reggio è stata creata nel 2015 in due sezioni e dispone tuttora di 50 posti letto. All’11 luglio scorso, i pazienti presenti nella Atsm di Reggio erano 40 e di questi solo 19 provengono dall’Emilia-Romagna".
