"Piazza chiusa? Novellara sia orgogliosa"

Il leader della band risponde ai leoni da tastiera che si erano lamentati per il maxi-evento. E poi suona con la banda a Gualtieri

"Piazza chiusa? Novellara sia orgogliosa"

"Piazza chiusa? Novellara sia orgogliosa"

NOVELLARAGUALTIERI

La mega festa con una storica band dovrebbe essere un evento atteso e partecipato da tutti. Ma in vista del concerto di sabato sera, la relativa chiusura della piazza per ovvi motivi di sicurezza e di organizzazione, ha scatenato anche qualche polemica, che ha infiammato il web. Polemiche a cui, dal palco novellarese, è stato lo stesso Beppe Carletti a rispondere: "I sessant’anni di una band come la nostra – le sue parole al microfono – non arrivano facilmente. Abbiamo chiesto un piccolo sacrificio per una giornata. I Nomadi hanno realizzato il video dell’ultimo album con le scene ambientate a Novellara, presto ci sarà un importante documentario proprio sui Nomadi, con scene girate interamente a Novellara. Portiamo il nome di questa cittadina in giro per l’Italia e oltre, con grande orgoglio. Perché polemizzare per la piazza chiusa una sera?". Sgombra pure il campo da altre illazioni: "Avere la figlia sindaco non ci ha favorito affatto. Abbiamo avuto gli stessi problemi che avrebbe dovuto affrontare qualunque altro organizzatore di un simile evento. Altro che…".

Ma è quando sul palco sale Danilo Sacco, tra abbracci e affetto tra il cantante e gli ex compagni, che Beppe Carletti si scatena: "Dopo anni di bugie e gossip, ora potete vedere quale è la realtà. Saranno contenti ora i leoni da tastiera che hanno pensato e scritto un sacco di cag…?". Riferimenti a questi pensieri sono arrivati anche ieri mattina, in occasione di un’altra iniziativa che ha visto Beppe Carletti protagonista, stavolta a Gualtieri, con un mini concerto nella chiesa di Sant’Andrea. Beppe, con la sua fisarmonica, ha suonato alcuni brani insieme alla banda di Santa Vittoria, diretta da Simone Copellini. Insieme hanno eseguito "Dam un bès", canzone che Augusto Daolio aveva dedicato al "bacio alla Cesarina" di Antonio Ligabue, il grande artista vissuto proprio a Gualtieri, e un medley "made in Nomadi" composto da "C’è un re" e "Io vagabondo".

Per Carletti – alla presenza di un folto pubblico che ha gremito la chiesa, con il sindaco Renzo Bergamini, l’assessore Marcello Stecco, il sindaco novellarese Elena Carletti – è stata pure l’occasione per raccontare l’avvio della sua passione per la musica: "Mi sono avvicinato a questo mondo grazie alla banda. Era l’unica fonte di note musicali che conoscevo. La padrona di casa mi sentiva picchettare le dita a ritmo, ovunque mi trovassi. Disse a mia madre: a scuola di musica ce lo portate voi o lo faccio io…".

La mattinata è proseguita con un breve corteo musicale fino alla centralissima piazza Bentivoglio, dove è stata rieseguita "Dam un bès", prima di un brindisi col vino di Fogarina della locale Cantina sociale.

Antonio Lecci