Reggio Emilia, la Rabitti risponde all'Istituto ciechi. "La piazza è a misura disabili"

L’assessore replica all’esposto all'Anac

Piazza di Reggio Emilia (Artioli)

Piazza di Reggio Emilia (Artioli)

Reggio Emilia, 13 luglio 2019 - «Piazza Roversi è a misura di tutti, disabili compresi. E poi non è ancora finita, quindi bisognerebbe aspettare prima di fare osservazioni…». Annalisa Rabitti – neo assessore della giunta Vecchi con la delega, tra le altre, alla città senza barriere – replica all’esposto presentato all’Anticorruzione da parte dell’Inmaci (istituto nazionale mobilità autonoma di ciechi e ipovedenti) che contesta la regolarità delle norme, in particolare sui segnali tattili per i non vedenti. «Siamo molto tranquilli – chiosa la Rabitti – Le piastre in Pvc da incollare sulla pavimentazione liscia come intende l’Inmaci non possono essere applicate in questa piazza perché ci sono vincoli della Soprintendenza. Ecco perché abbiamo studiato metodi e misure alternative, come previste dal progetto. Sono stati fatti almeno cinque sopralluoghi con l’Unione Italiana Ciechi di Reggio e il Criba, enti competenti in materia. Abbiamo lavorato con loro e abbiamo il parere favorevole. Perciò non capisco proprio il motivo dell’esposto».

L’assessore ribadisce dunque la bontà progettuale: «Premesso che sull’accessibilità non esiste una scienza esatta, siamo convinti che si stia facendo un ottimo lavoro. Ricordiamoci che questa piazza era uno svincolo e ora sta diventando un luogo con elementi di umanità, per tutti, non solo per i disabili, ma anche per i bambini ad esempio con un invito a giocare a tris sulle mattonelle. E quando cresceranno gli alberi ci saranno punti d’ombra che la renderanno splendida». E scende poi nei dettagli: «Le pendenze che tanti criticano sono fatte per impedire a chiunque di attraversare, per tutelare i pedoni. Così come i paletti in piazza Gioberti».