Tantissime macchine parcheggiate nel piazzale del nuovo polo scolastico di via Fratelli Rosselli a Coviolo: sono di madri e padri che attendono i figli all’uscita da scuola. Peccato che la sosta sia in una zona in cui l’accesso è consentito solo agli autobus. A renderlo noto è l’autista di Seta, Alberto Brescia (ex sindacalista), invitando i genitori a rispettare le regole ma soprattutto il lavoro di chi è alla guida dei mezzi pubblici.
"Solo noi e, chiaramente, l’ambulanza possiamo entrare nel piazzale; invece le persone se ne fregano, pretendendo di accompagnare i figli fino all’ingresso degli istituti".
Ma per Brescia la questione più grave è la sicurezza che in questo modo verrebbe meno: "Durante le manovre con gli autobus rischiamo di investire un pedone. Un motivo c’è se l’accesso lì è vietato".
Gli autisti così hanno richiamato i genitori "ma indietro abbiamo ricevuto solo offese". E alla fine, in via Fratelli Rosselli, il diverbio si è aperto fra due fazioni: gli adulti che non rispettano il divieto e quelli, invece, che affidano i figli agli autisti.
"L’Agenzia per la Mobilità, con Seta, il direttore Aristarchi e l’assessore Carlotta Bonvicini, hanno lavorato giorno e notte per mettere in piedi un buon servizio scolastico", dice Brescia. E aggiunge: "Prima di lamentarsi di ciò che abbiamo, dovremmo osservare i mezzi pubblici a Roma, a Torino o a Milano. Qui, il servizio trasporti per il comparto scolastico è all’avanguardia e meritiamo un po’ di rispetto". Per la nuova area di Coviolo dice: "Abbiamo realizzato il piazzale per essere comodi, non per creare un potenziale rischio di incidente". Mattina e pomeriggio, le auto, sono sempre tante e tutte in sosta. "In questo modo lavorare diventa complicato" denuncia e per questo invita la Polizia locale a effettuare dei controlli: "Arrivati a questo punto ci vogliono i verbali – dice –. Non possiamo certo noi metterci a discutere con i genitori".
Le corsie preferenziali, evidenzia l’autista, servono per incanalare gli autobus: "in questo caso, nel piazzale di via Rosselli, ci rallentano. E noi non possiamo permetterci di arrivare in ritardo in stazione facendo così perdere ai viaggiatori la coincidenza successiva. I genitori dovrebbero capire che abbiamo dei tempi da rispettare, altrimenti tutto si riversa sul traffico cittadino".
yle. ro.