ELIA BIAVARDI
Cronaca

Pietra di Bismantova, altolà degli ambientalisti all’illuminazione ‘rosa Giro’: “Danneggia gli uccelli notturni”

La formazione rocciosa cantata da Dante usata per festeggiare il Giro d’Italia: “La montagna non è un Luna Park, danni a pipistrelli e uccelli notturni”. Ma il sindaco rassicura: “Rispettate tutte le regole, non ci saranno altri eventi”

La formazione rocciosa cantata da Dante usata per festeggiare il Giro d’Italia

La formazione rocciosa cantata da Dante usata per festeggiare il Giro d’Italia

Reggio Emilia, 20 maggio 2025 – ”La montagna non è un luna park”. Gli ambientalisti alzano la voce contro l’illuminazione artificiale della Pietra di Bismantova, la roccia simbolo di Castelnovo Monti, nell’Appennino Reggiano, cara anche a Dante Alighieri che la citò nel Purgatorio. Il Comune ha proiettato in due occasioni luci rosa e tricolore sulla facciata dell’altopiano per promuovere il Giro d’Italia che domani arriverà con un traguardo di tappa.

Legambiente Emilia-Romagna, Wwf Emilia Centrale, Cielo Buio e Lipu, però, non ci stanno. “Uno dei simboli naturali più rappresentativi della regione – denunciano in una nota congiunta – non può essere trasformato in scenografia luminosa al discapito della fauna notturna. Queste attività portano forte disturbo ai pipistrelli, ai rapaci notturni e molte specie animali di notte svolgono funzioni vitali. L’illuminazione è un fattore di stress che può portare gli uccelli all’abbandono del nido e quindi di uova o nidiacei a causa del massiccio incremento dell’inquinamento luminoso”.

Le organizzazioni ricordano inoltre che la Pietra è situata all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano ed è parte della Rete Natura 2000, quindi soggetta a tutela. Le guardie ecologiche volontarie hanno segnalato la presunta violazione della normativa al sindaco di Castelnovo Monti, ma “a tutt’oggi non c’è stata la risposta attesa”, accusano.

Il sindaco Emanuele Ferrari, però, rassicura: “Abbiamo realizzato i due eventi con tutte le autorizzazioni del Parco Nazionale. Comprendiamo le preoccupazioni, ma siamo sereni: non ci saranno altre illuminazioni durante l’anno. Non vogliamo creare precedenti né infrangere la legge”. E aggiunge: “Mercoledì scorso l’iniziativa aveva un taglio culturale, non spettacolare: abbiamo parlato delle stelle e letto un passo di Dante che cita la Pietra. Le luci dei parcheggi erano spente, e l’accensione della proiezione è stata graduale e contenuta”.

Ferrari rivendica anche l’impegno dell’amministrazione comunale per la tutela della zona: “Abbiamo avviato un progetto per limitare l’accesso delle auto, realizzato una convenzione per regolare gli usi del sito, ottenuto un finanziamento per un pulmino elettrico. Mi dispiace percepire questa animosità per un evento che sarà epocale per il nostro territorio: in questo momento forse dovremmo convogliare il nostro entusiasmo”.

Il municipio aveva affidato l’illuminazione alla ditta specializzata ProMusic. Il titolare Stefano Corrias ci tiene a chiarire: “Abbiamo usato proiettori a led, gli stessi impiegati nei grandi concerti: non scaldano, e non riproducevano flash o luci stroboscopiche che credo avrebbero creato danni più seri. In totale nelle due giornate sono stati attivi per circa tre ore, ma l’effetto era soft”.