È un saldo decisamente positivo quello che il sistema imprenditoriale reggiano presenta, nella sua consistenza, alla fine del secondo trimestre 2023. Dalle elaborazioni dell’ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere-Movimprese, infatti, al 30 giugno in provincia di Reggio risultano registrate 53.813 imprese, e il saldo del trimestre – che tiene conto di 743 nuove iscrizioni e di 442 cancellazioni non d’ufficio – evidenzia la presenza di 301 unità in più. "Siamo in presenza – sottolinea il presidente Stefano Landi (nella foto) – di uno scostamento significativo (+0,56%), che risulta a maggior ragione soddisfacente dopo un primo trimestre 2023 che si era chiuso con un dato negativo".
Ma – aggiunge – "siamo in presenza di un aumento dei costi di produzione che non si arresta e da un costo del denaro che pesa negativamente sia sui fabbisogni di liquidità che sugli investimenti. Le ricadute negative si avvertono in tutti i settori, ma vi sono preoccupazioni particolari per l’industria, il commercio e l’agricoltura". E conclude: "È evidente che è necessario che il Governo vigili e agisca per far sì che le imprese non perdano competitività in un momento in cui la stessa inflazione sembra alimentata proprio dall’aumento dei costi piuttosto che da una vivacità di consumi che, al contrario, stagnano".
Tornando alle cifre riguardanti il panorama delle imprese reggiane, nel secondo trimestre 2023, la graduatoria dei settori più rappresentativi in termini di numero di imprese continua a vedere in testa le costruzioni (11.786 realtà imprenditoriali, con un +0,60% tra il 1° aprile e il 30 giugno), seguite dai servizi alle imprese (10.490 imprese), dal commercio (10.447, con un più 0,11%), dalla manifattura (6.978 imprese, con un +0,13%) e dall’agricoltura, stabile a 5.704 imprese.