Più lotta che festa I sindacati si mobilitano

Difesa della Costituzione, riforma fiscale, infortuni, salari, contratti pubblici. Lunedì il corteo Cgil-Cisl-Uil aperto dai camici bianchi. Poi il concerto di Nada.

Più lotta che festa  I sindacati si mobilitano
Più lotta che festa I sindacati si mobilitano

Mobilitazione, più che festa. Csil-Cisl e Uil si mobilitano "contro le politiche economiche annunciate dal Governo, per la piena applicazione della Costituzione nata 75 anni fa e in difesa della sanità pubblica".

E’ la “carta di identità” del primo maggio, che a Reggio sarà celebrato con un corteo unitario seguito da un concerto di Nada. Le iniziative in programma sono state illustrate dai segretari generali delle tre organizzazioni Cristian Sesena (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl Emilia Centrale) e Roberto Rinaldi (Uil di Modena e Reggio) che si alterneranno sul palco di piazza Martiri del 7 luglio al termine del corteo in partenza alle 15 da viale Montegrappa. Ad aprirlo saranno i lavoratori della sanità reggiana, gli “eroi” o “angeli” del Covid, che per i sindacati "il Governo oggi usa solo per far cassa".

La Carta costituzionale, spiega Sesena, "è per noi un faro e un valore, ma nel 2023 constatiamo che gran parte dei dettami che riguardano il mondo del lavoro è rimasta in sostanza lettera morta". Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl, si sofferma sul fisco: "A progressione piatta, così come lo si vuole introdurre, non farà altro che creare iniquità e violare il principio costituzionale di non discriminazione". Roberto Rinaldi, coordinatore Uil, ricorda le criticità legate alla sicurezza sul lavoro (81.000 infortuni denunciati in regione nel 2022) e quelle legate ai rinnovi contrattuali attesi in primis da molti settori pubblici: il rischio è quello di una "crisi dei servizi".

s.bon.