
Più servizi all’ospedale di Guastalla, i costi per la gestione dei rifiuti e i servizi cimiteriali. Se n’è parlato l’altra sera alla seduta del consiglio comunale guastallese, dove a tenere banco è stato ancora una volta l’ospedale della Bassa, grazie a un ordine del giorno dei consiglieri Francesco Benaglia e Gianluca Soliani (Avanti) e approvato all’unanimità dopo che la maggioranza "Guastalla Bene Comune" ha apportato piccole variazioni al testo.
Un documento che chiede di potenziare i servizi, limitare i tempi di attesa per prestazioni specialistiche, evitando pure trasferimenti dalla Bassa in altri distretti per ottenere visite ed esami. Il sindaco Camilla Verona ha snocciolato dati forniti dall’Azienda Usl su Chirurgia e prestazioni specialistiche.
Numeri che, a detta del consigliere Benaglia (medico in pensione e in costante contatto col personale ospedaliero), sono distanti dalla realtà: "La realtà non è quella fornita dall’Azienda Usl. E manca il dato dei tanti cittadini costretti a rivolgersi a strutture private per ottenere prestazioni in tempi logici. L’impressione è che ci sia un progetto politico sfavorevole al nostro ospedale. E resta grave il fatto che non si siano risolti i problemi che impediscono di riaprire il Punto Nascite a Guastalla".
Il documento sarà proposto per il voto negli altri sette Comuni del distretto, interessando pure la Regione.
In consiglio si è parlato pure dell’affidamento dei servizi cimiteriali di Guastalla alla società Sabar. Guastalla era l’unico Comune del distretto rimasto a gestire in modo autonomo i propri cimiteri, più volte apparsi in condizioni di manutenzione peggiori rispetto alle strutture affidate a Sabar. Ora, finalmente, il servizio sarà gestito in modo coordinato dalla società intercomunale diretta da Marco Boselli. La nuova gestione dei cimiteri guastallesi sarà in vigore da agosto, al termine del periodo previsto dall’iter delle pubblicazioni del nuovo accordo.
In consiglio sono state approvato pure le tariffe Tari per il 2023. Sono previsti lievi aumenti dovuti agli effetti dell’inflazione: ma i costi del servizio restano molto basse rispetto alle medie provinciali e regionali. Negli otto Comuni della Bassa si spendono mediamente 121 euro a persona per la gestione annua dei rifiuti: un valore inferiore di oltre il 40% rispetto ad altri territori dell’Emilia-Romagna.
Antonio Lecci