
Tra critiche e consenso, l’ok il Sala del Tricolore al nuovo stabilimento Max Mara, nell’area delle ex Fiere. Aguzzoli e De Lucia: "Cosa succederà lì, visto che i lavoratori sono quelli sottopagati della logistica?".
Con il voto bipartisan di 25 consiglieri, il consiglio comunale di Reggio ha approvato il piano urbanistico di iniziativa pubblica (Paip) per la realizzazione del cosiddetto “Polo della moda” di Max Mara Fashion Group nell’area delle ex Fiere di Mancasale. L’unico gruppo che si è smarcato è stato quello di Coalizione Civica, che non ha partecipato al voto, per solidarietà con la protesta delle lavoratrici della Manifattura San Maurizio.
Per il nuovo polo, che occuperà circa 900 lavoratori e viene realizzato con un investimento privato di 110 milioni, sono previsti 25.000 metri quadrati di verde e 47.000 di area edificata; oltre a opere di riqualificazione “fuori comparto”, con un investimento del privato stimato in oltre 1,8 milioni, relative alla realizzazione di due rotonde, illuminazione e la creazione di una nuova pista ciclopedonale.
Il voto favorevole di Fratelli d’Italia è stato motivato dal capogruppo Alessandro Aragona con il "pragmatismo". Sì anche di Forza Italia e Lega, mentre il consigliere Rosario Martorana, della lista Massari sindaco, ha condizionato il suo assenso al fatto che nelle aziende del gruppo si apra un confronto con i sindacati e si applichi il contratto nazionale.
A muso duro invece Coalizione civica, che ha invitato gli altri gruppi a rinviare il voto. "Il sindaco Massari avrebbe dovuto pretendere risposte da Maramotti prima di approvare un nuovo intervento urbanistico a favore del gruppo Max Mara. Non lo ha fatto", dicono i consiglieri Fabrizio Aguzzoli e Dario De Lucia (foto). "Ci chiediamo – continua De Lucia – cosa succederà nella nuova sede considerato che i lavoratori impiegati sono essenzialmente quelli sottopagati della logistica". Quanto alle lavoratrici della Manifattura San Maurizio, che il sindaco incontrerà mercoledì, il civico prosegue: "Sono nostre concittadine: è chiaro che hanno chiesto aiuto al Comune".
Il progetto di Max Mara, per quanto importante per la città, non ha insomma per i civici "basi solide". Di diverso avviso Carmine Migale (Liga Civica) secondo cui il nuovo Polo rappresenta "una scelta strategica per il futuro di Reggio Emilia. La trasformazione dell’area fieristica in un hub dedicato alla moda non è solo un’operazione di rigenerazione urbana, ma un’opportunità concreta per riposizionare la città nel panorama economico nazionale e internazionale". Auspicando però "che le Fiere di Reggio possano trovare un nuovo spazio in futuro. Non possiamo rinunciare così facilmente ad un importante motore dell’economia presente in tutte le città".