Reggio Emilia, ponte chiuso. Al Gattaglio negozianti infuriati

La passerella dichiarata inagibile fino a settembre. I commercianti: "Afflusso di gente azzerato, era la nostra economia".

Sulla transenna che blocca l’accesso alla passerella il lenzuolo con la protesta

Sulla transenna che blocca l’accesso alla passerella il lenzuolo con la protesta

Reggio Emilia, 26 maggio 2020 - Per i commercianti del Gattaglio è finito un lockdown e ne è iniziato un altro. Stavolta a mettere in difficoltà le attività è la chiusura della passerella sul Crostolo, un piccolo passaggio per pedoni e bici, ma strategico e indispensabile per unire la prima periferia con il centro cittadino.

I disagi sono anche per i residenti, che utilizzavano il ponticello per andare in centro a piedi o in bici. Il ponte è stato dichiarato inagibile una prima volta ad aprile. Poi il 10 maggio è stata disposta un’ulteriore chiusura fino al 30 settembre. Ieri in Consiglio comunale, a specifiche interpellanze dei consiglieri Claudio Bassi e Gianni Bertucci, il sindaco ha risposto che sono state riscontrate "un’usura sostanziale dei giunti, cioè delle zone di contatto tra sponde e ponte, e delle porzioni di elementi in via corrosiva sotto alla sede delle travi", che pertanto rendono necessari lavori di "straordinaria manutenzione che non possono essere rimandati".

"Conosco il valore socio-economico del passaggio – ha detto Vecchi –. Comprendo il disagio e chiedo pazienza", ma per quello che riguarda i tempi il sindaco è rimasto vago ipotizzando un lasso che va da alcune settimane a due mesi. "A differenza del ponte di Genova – ha aggiunto –per il quale si è agito sotto commissariamento, noi siamo dentro il codice degli appalti, quindi dentro la legge dello stato, con i tempi che ci sono e che non possono essere accelerati oltre misura". Ogni giorno transitavano sul ponticello centinaia di persone a piedi e in bici. Per le attività del luogo questo via vai di gente costituiva una vera e propria economia, invece ora è tutto bloccato e il rischio è che lo rimarrà per tutta l’estate. Una situazione che ha fatto infuriare i negozianti, ma anche gli abituali frequentatori, che hanno appeso un lenzuolo con una scritta di protesta sulla transenna che sbarra l’accesso. "Io non ne voglio fare un discorso egoistico – dice il presidente del centro sociale Gatto Blu, Elio Benassi –, ma questo è un ingresso della città, un punto di passaggio fondamentale, che è comodo per tutti". «L’afflusso di persone si è completamente azzerato –aggiunge il titolare di ’Sos Computers’ Livio Scagliarini –. Già la situazione è difficile a causa dell’emergenza che stiamo vivendo, ora si presenta anche questo problema. Per carità, se ci sono dei lavori da fare è giusto farli, ma noi abbiamo bisogno di tempi stretti". «L’attività come la mia si basa per una buona metà sul passeggio – dice Marco Canuti del pub ’Gattaglio’s’ – Dal Comune ci hanno detto che a settembre faranno i lavori, ma non sappiamo realmente quanto ci vorrà", mentre Lorenzo Scandellari non vede più un cliente nalla sua tabaccheria: "Se i cittadini fanno il giro dall’altra parte (al momento il Comune consiglia di percorrere via Magenta/via Gorizia, distante circa 750 metri., ndr), trovano tabaccherie ovunque e quindi non vengono da me. Potevano lasciare libero un passaggio più piccolo, magari obbligando le persone a portare la bici a mano". C’è infine chi ne fa anche un discorso di sicurezza. "In molti, da quando hanno messo le transenne, scavalcano e passano lo stesso - dice Danilo Montanari della degusteria Gattaj -. Quindi c’è il rischio che qualcuno si faccia male o finisca di sotto".