"Portiamo i pc ai giovani della valle dell’Everest"

Il professore-alpinista Silvetti ha lanciato la raccolta fondi sul web: con i microcomputer gli studenti imparano a creare applicazioni

Migration

di Francesca Chilloni

"Sono tante le vie che portano a ciò che desideri", scrive Fabrizio Silvetti, insegnante d’informatica all’istituto superiore Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo Monti e alpinista. Nella sua vita con tenacia e coraggio ha percorso strade impervie, ma che rendono la vita degna: quelle del cuore e quelle delle montagne più alte del mondo.

Nella regione dell’Everest per due settimane ha condotto un trekking nella valle di Gokyu, a 4.750 metri, tra laghi cristallini, nevi perenni e albe scintillanti tra le cime dell’Everest e del Cho Oyu (la sesta più alta vetta del mondo). Nella stessa regione s’innalza l’Ama Dablam, 6.812 metri di quota, che Silvetti ha conquistato nel novembre 2021: la montagna perfetta, così iconica da essere stata scelta come simbolo dalla Paramount.

Anche quest’anno le ascese - la sfida con se stesso - si sono accompagnate a un viaggio verso il futuro: l’incontro con i ragazzi e le ragazze nepalesi dalla Khumjung High School, fondata da sir Edmund Hillary, unica scuola superiore (gratuita e pubblica) della valle dell’Everest, frequentata da 400 giovani che spesso camminano per ore pur di poter seguire le lezioni.

Qui dal 2019 Silvetti promuove un progetto didattico sulle nuove tecnologie: raccoglie nel reggiano fondi per acquistare micro computer Raspberry Pi e schede elettroniche Arduino per donarli alla Khumjung, e in occasione dei viaggi insegna agli studenti a creare applicazioni che vanno dalla misurazione di parametri ambientali utili alle coltivazioni alla musica.

Proprio dal web, dal portale ’Gofundme’, col titolo ’Khumjung Hillary School - Nepal’, Fabrizio ha lanciato un’iniziativa natalizia di raccolta fondi, necessari all’acquisto di notebook a uso degli studenti: "Tra i tanti regali che farai a Natale perché non farne anche uno piccolo, ma solidale? Pur se minimo, sarà un grande aiuto. Fai una donazione… Nel 2023 vorrei proseguire il progetto".

Docente coordinatore del corso di Itt (informatica e telecomunicazioni), ha costruito il progetto di solidarietà grazie al sostegno di aziende, amici e persone coinvolte in varie iniziative, tra cui la recente giornata alla Casa del Tibet di Votigno e una cena tibetana a Vezzano.

Facebook è stato il suo diario nelle settimane ’in quota’, trascorse tra banchi e computer, scalate e trekking. Volto stanco cotto dal sole, ramponi e corde, corpo magro avvolto in sgargianti mute tecniche, un sorriso che scioglie la neve, ha raccontato passo passo le salite e l’incontro con i ragazzi.

"Insieme al gruppo di amici coi quali sto condividendo l’esperienza, abbiamo visitato la scuola… È stata per me anche l’occasione per confrontarmi con il nuovo dirigente della scuola per la progettazione di nuove collaborazioni future".

Anche in questa occasione ha consegnato doni (abbigliamento e strumentazione informatica) acquistati grazie alla generosità dei reggiani, il tutto allo scopo di insegnare a questi figli di contadini e sherpa saperi che consentiranno loro di emanciparsi dalla povertà, riscattarsi e far crescere il loro straordinario paese.