"Posto fisso? I giovani oggi cercano sfide"

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Ilenia

Montanari*

Great Resignation: gran dimissioni o grandi assunzioni? Dopo la pandemia le aziende hanno assistito ad un importante aumento del turnover (più del 40% in Italia), di cui 1 su due ha meno di 35 anni. Parliamo di "grandi dimissioni" sui media, lo viviamo quotidianamente nelle nostre aziende. Ma stiamo vivendo anche il fenomeno delle grandi assunzioni: le aziende assumono, anche parecchio. Ammettiamolo, il mondo del lavoro sta assistendo ad una accelerazione a cui non eravamo più abituati. La pandemia ha messo in evidenza la precarietà nella quotidianità di tutti, oltre quella economica. Questo ha portato ad esigere di più in termini di stimoli e opportunità. Non si tratta di un’esigenza del breve periodo, ma di un cambiamento definitivo. I millennials hanno metabolizzato in fretta la transizione digitale post pandemia, se ne vanno perché le retribuzioni sono modeste, perché non accettano di perdere il lavoro ibrido che permette loro una migliore qualità della vita, perché si sentono più preparati dei loro capi. Contemporaneamente in azienda cerchiamo persone che salgano a bordo, che ci aiutino a gestire la rotta, che partecipino. Il web prolifera di annunci, di progetti per attirare talenti e nuove competenze. Chi ha più di 50 anni si è adattato, a volte con fatica, a questo nuovo mondo del lavoro. In alcuni casi coglie lo spunto dei giovani e si dimette, lasciando una strada sicura per una meno frequentata, ma di maggiore soddisfazione. Oggi la differenza tra le generazioni è evidente: i giovani non cercano il posto fisso, ma sfide, luoghi dove imparare di più. Gli adulti, in alcuni casi in posizioni di comando, faticano a capire che devono cambiare. Ma capiscono anche che quelle risorse "nuove" portano in azienda anche un "modo nuovo" per poter spingere le nostre organizzazioni verso il futuro. Questo fenomeno ha reso solo più urgente lavorare sulle sfide che sono sui nostri tavoli da decenni: offrire motivazione, responsabilità e un lavoro che possa avere appealing, in tutti i ruoli, non solo ai millennials, ma anche a chiunque abbiamo un mindset giovane. E in questo dobbiamo farci aiutare dai senior, creando generazioni ibride, connesse, che si possano supportare, in aziende che cambiano velocemente. E perché no, divertendosi insieme.

*HR Manager Tecomec s.r.l. (Gruppo Emak) e vice-presidente Club HR Reggio Emilia