Poviglio, che pasticcio: la sindaca rimane

Per un errore del segretario sul bilancio si è rischiato il commissariamento. Cristina Ferraroni ritrova vigore: "Non mi dimetterò mai"

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"Contrordine compagni", scriverebbe Giovannino Guareschi. Già, perché quello che sembrava essere un ormai sicuro commissariamento per il Comune di Poviglio, alla fine è stato scongiurato. Perché? Il bilancio consuntivo del 2021, che l’altra sera in consiglio sembrava essere stato bocciato, in realtà è stato approvato con tre voti favorevoli e sette astensioni. Un errore di interpretazione delle norme da parte del segretario Mauro De Nicola ha fatto credere che la non approvazione del bilancio avrebbe fatto avviare alla Prefettura l’iter per lo scioglimento del consiglio e l’arrivo del commissario al posto della giunta, fino a nuove elezioni.

"Comunque vada – precisa il sindaco Cristina Ferraroni che, almeno per ora, resta al suo posto – non mi dimetto e non mi dimetterò mai. Sarò sollevata dal ruolo di sindaco solo in caso di sfiducia e di scioglimento del consiglio comunale". E, in quel caso, sarebbe pronta a ricandidarsi a capo di una lista civica. A dar credito al "falso allarme" è stata una dichiarazione sui social del sindaco, che dopo la seduta consiliare, di fronte ai possibili effetti - poi rientrati - di una mancata approvazione del bilancio, ha scritto sui social frasi dal sapore dell’addio. Solo alcune ore più tardi è stato chiarito che il consuntivo 2021 era da ritenersi approvato e non bocciato. L’astensione dei consiglieri di maggioranza legati al Pd è arrivata nell’ambito del contrasto, ormai in atto da tempo, col sindaco e la sua giunta. Contrasto che sta spaccando la maggioranza consiliare povigliese, con inevitabili ripercussioni anche sulla attività dell’ente pubblico locale.

Antonio Lecci