REDAZIONE REGGIO EMILIA

Precipitano in cordata Morto sulle Alpi col collega

Giulio Alberto Pacchione era nato a Reggio nel 1995 da due genitori medici. Il finanziere, cresciuto in provincia di Teramo, si era trasferito a Tarvisio.

Precipitano in cordata Morto sulle Alpi col collega

Era nato a Reggio uno dei due finanzieri morti ieri mattina durante un addestramento e la procura di Udine ha aperto una inchiesta. Si tratta dei finanzieri Giulio Alberto Pacchione (nato a Reggio Emilia il 4 luglio 1995, ma cresciuto nella provincia di Teramo) e Lorenzo Paroni (nato a Pordenone il 6 gennaio 1993 e originario di Montereale Valcellina), caduti nel vuoto mentre risalivano in cordata la via Piussi, di sesto grado, che percorre il verticale pilastro nord del Monte Mangart.

Pacchione, figlio di due medici (Dario Pacchione e la mamma pediatra Adima Lamborghini) era nato nella nostra città perché il padre aveva lavorato come chirurgo per un breve periodo all’ospedale Santa Maria Nuova nel 1995. Poi il traferimento a Silvi (Teramo), dove il ragazzo è cresciuto con la famiglia. Di recente il 28enne aveva scelto di vivere nei pressi di Tarvisio, era diventato un esperto maestro di sci.

I due giovani, ieri, sarebbero stati in attività ufficiale di addestramento come finanzieri. La procura di Udine ha aperto un’inchiesta sull’incidente in servizio. Entrambi facevano parte anche della stazione di Cave del Predil del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico. Il recupero dei corpi dei due giovani, ancora legati in cordata, è avvenuto ieri mattina intorno alle 8.30, con l’elicottero della Protezione Civile.

"La preparazione di entrambi gli alpinisti era di altissimo livello – fanno sapere dal Soccorso alpino Cnsas – entrambi conoscevano le pareti rocciose del Mangart, dove avevano tra l’altro entrambi già salito il temibile e famoso Diedro Cozzolino, una delle vie più difficili delle Alpi. Giulio era anche maestro di sci a Tarvisio, a Lorenzo mancava solamente un esame per diventare Guida Alpina". "Erano due bravissimi alpinisti. Tutto ciò che si può dire di buono su di loro anche come persone va detto. Aggiungo che per me erano come due figli", ha detto Luca Onofrio, capostazione della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino. "Tutte le donne e tutti gli uomini del Corpo Soccorso Alpino e Speleologico abbracciano le famiglie e gli amici di Lorenzo e Giulio in questo giorno di dolore", ha aggiunto Maurizio Dellantonio, presidente nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

"Anche le Fiamme Gialle reggiane si stringono ed esprimono il loro profondo cordoglio alle famiglie di questi due ragazzi e colleghi, tragicamente scomparsi mentre si esercitavano per mantenere elevata la loro professionalità e garantire la sicurezza ed il soccorso in montagna a tutti i frequentatori di quelle zone alpine. Un pensiero particolare alla famiglia di Giulio Pacchione, nativo di Reggio Emilia", ha commentato il colonnello provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, Filippo Ivan Bixio.