Reggio Emilia, 12 novembre 2018 – Il prelievo di sangue è sempre difficile da affrontare per i bambini. In quest'ottica Comune, Ausl e Casina dei Bimbi stanno lavorando per rendere l'ospedale sempre più a misura di bimbo. Avere spazi più accoglienti e confortevoli, appositamente pensati per chi li utilizza, può fare in tanti casi la differenza e contribuire a rendere alcune esperienze – come appunto per un bambino quella di un prelievo di sangue – più semplici da affrontare.
Per questo il progetto comunale Reggio Emilia Città senza barriere e Casina dei Bimbi stanno lavorando insieme all’Ausl per realizzare spazi ospedalieri a misura di bambino, con particolare attenzione per i bambini con disabilità, ovvero a tutti quegli utenti fragili per i quali prelievi ed esami sono una pratica ricorrente.
LO SPECIALE Carlino Salute
Per raggiungere questo obiettivo, il Centro prelievi pediatrico dell’ospedale Santa Maria Nuova è appena stat o rinnovato e ora i bambini e ragazzi possono essere accolti in spazi pensati per loro e capaci di rendere un po’ più piacevole la loro permanenza. Grazie a un investimento di 5000 euro da parte di Reggio città senza barriere è stato infatti realizzato un restyling degli spazi e delle pareti, con la collocazione di disegni realizzati ad hoc dall’illustratrice Cristiana Valentini. I bambini vi troveranno inaspettati animali, una città colorata e un arredamento che riprende il tema della casa e dell’accoglienza. Come sempre, in questi spazi bambini e ragazzi troveranno un gruppo di volontari dell’associazione Casina dei bimbi e tirocinanti universitari pronti a intrattenerli e a farli giocare. “C'è un aspetto fondamentale della cura che ha, in particolar modo quando si tratta di bambini, un'importanza assoluta: l'aspetto umano, empatico, il far sentire i pazienti accolti e tenuti in considerazione come persone di cui ci si prende carico con l'intento di farli stare meglio sin dall'accoglienza - afferma il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi – Vale per gli adulti, vale a maggior ragione per i bambini, che sono in 200 a rivolgersi ogni mese a questo spazio prelievi. Questo progetto apparentemente è ‘piccolo’ rispetto ai grandi traguardi della nostra sanità, ma se lo si sa vedere dal punto di osservazione dei bambini è un traguardo di grande valore e importanza. Un progetto di accoglienza per i bambini, che non poteva mancare nella città dell’infanzia e senza barriere”.
“Un ospedale – sottolinea Fausto Nicolini, direttore dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia - è da considerarsi all’avanguardia non solo se è dotato delle migliori tecnologie e di ambienti accoglienti, ma anche se presta attenzione alle esigenze dei soggetti più delicati e più fragili. Come pediatra ancora prima che come direttore generale, apprezzo tutte le iniziative che contribuiscano a favorire la serenità dei piccoli pazienti nell’accesso ai servizi sanitari e a rendere le strutture ospedaliere sempre più a misura di bambino”.