CronacaReggio Emilia, il caso del prete abusivo

Reggio Emilia, il caso del prete abusivo

Don Claudio Crescimanno ha costruito la sua parrocchia all'insaputa della diocesi, che lo diffida

Particolare di un prete che celebra messa in una foto d'archivio

Particolare di un prete che celebra messa in una foto d'archivio

Reggio Emilia, 4 dicembre 2021 - Celebra messe molto partecipate in una cooperativa agricola, ma è un prete abusivo. È la situazione che si sta trovando a gestire la diocesi di Reggio Emilia, per il caso di don Claudio Crescimanno, sacerdote di 55 anni che ha costruito la propria parrocchia all'insaputa della diocesi. Don Crescimanno è un sacerdote regolarmente ordinato, originario di Modena, ma incardinato nella diocesi di Isernia-Venafro.

Da tempo si è stabilito a Casalgrande, dove ha radunato una comunità che si ritrova quasi ogni giorno anche per percorsi formativi e di preghiera, con afflussi maggiori per il rito domenicale.

L'8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, è prevista anche la celebrazione della prima Comunione per un gruppo di bambini.

La diocesi ha informato della vicenda anche la Santa Sede e ha diffidato don Crescimanno, con raccomandate e messaggi consegnati direttamente, che non hanno però avuto risposta. Al momento si limita a sottolineare che la sua attività non è autorizzata e viola numerose norme del diritto canonico.