STELLA BONFRISCO
Cronaca

"Primi in studi religiosi". Oggi il seminario sul corso specialistico che fa grande Unimore

Quaranta borse all’anno e sei curricula formativi nel dottorato. E domani mattina sarà spiegato il magnifico Liber Figurarum.

"Primi in studi religiosi". Oggi il seminario sul corso specialistico che fa grande Unimore
"Primi in studi religiosi". Oggi il seminario sul corso specialistico che fa grande Unimore

Unimore è sede amministrativa del primo dottorato nazionale su studi religiosi – nato nel 2022 e detto Drest (Italian Doctoral School of Religious Studies), che in questi giorni, fino a domani, organizza il primo seminario annuale del dottorato in alcuni dei luoghi più significativi di Reggio Emilia: il Palazzo dei Musei, la Sala del Tricolore, la Fondazione Reggio Children al Centro Loris Malaguzzi e il Museo Diocesano, dove per l’occasione verrà esposto il Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore, un testo di cui si conservano solo tre copie al mondo e dall’enorme importanza scientifica, che verrà introdotto agli allievi con una lezione di Roberto Lambertini dell’Università di Macerata. Coordinatore del dottorato è Alberto Melloni, ordinario di Storia del Cristianesimo nell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il tema di questo primo appuntamento nazionale, che porterà a Reggio Emilia tutti gli allievi del dottorato per una settimana formativa, è "Il Sacrificio": analizzato dal punto di vista dell’ermeneutica, delle fonti e della storiografia.

Numerosi i relatori e le relatrici coinvolti, tra i quali Matthias Morgenstern (Università di Tubinga), Carmela Baffioni (Accademia dei Lincei), Jacob Dalton (Università di Berkeley), Girolamo Imbruglia (Università di Napoli L’Orientale). Il seminario è questa mattina e alle 12, al Centro Internazionale Malaguzzi l’attrice Barbara Ronchi viene insignita del Simplex Sigillum Veritatis, per l’ interpretazione della madre di Edgardo Mortara nel film "Rapito" di Marco Bellocchio.

"Dallo scorso anno si sta lavorando per ampliare l’offerta dei dottorati, con l’obiettivo di offrire ambiti di studio specialistici, anche molto spinti e che possono richiedere competenze rare: come in questo caso la conoscenza di lingue antiche - ha spiegato Alberto Melloni. - È un pensiero diffuso che il prestigio di una università sia dato dal numero di studenti, a maggior ragione se di anno in anno cresce. Non è così, anzi a volte il numero elevato di iscritti può comportare problemi. A rendere prestigiosa una università contribuisce il fatto di essere un punto di riferimento, a livello internazionale, di studi molto specifici, di nicchia".

Ogni anno il Drest bandisce più di 40 borse dislocate nelle varie sedi che aderiscono al dottorato e distribuite in sei curricula formativi: Buddismo e religioni dell’Asia, Cristianesimo, Diritto e religioni, Ebraismo, Islam, Transdisciplinarietà e ricerche di frontiera tecnologica.