Primi interventi laser all’ospedale Franchini

Il nuovo strumento in fibra ottica rimpiazza i vecchi metodi operatori tradizionali. Niente più lento decorso o effetti collaterali

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Intervento all’avanguardia per l’ospedale di Montecchio. Il laser si fa largo e rimpiazza i metodi operatori tradizionali considerati invalidanti e dolorosi. Il reparto di chirurgia del Franchini, per la prima volta in provincia, ha trattato delle fistole perianali (un’infezione cronica nella zona anorettale) e delle cisti pilonidali grazie all’utilizzo di una fibra ottica che conduce una luce laser. Lo strumento provoca immediatamente la sterilizzazione e la chiusura dei tessuti che vengono così sigillati. A eseguire l’intervento su due ragazzi di 20 anni e una donna di 46 l’equipe diretta Eugenio Cudazzo "Si tratta – spiega il dottor Cudazzo, che ha realizzato l’operazione insieme ai dottori Giovanni Ferreri, Pasquale Talento e Simona Maggiore – di una patologia molto invalidante per i pazienti. Infatti, da tali fistole ne consegue fastidio e prurito. L’unica tecnica risolutiva fino a oggi è stata quella chirurgica che, purtroppo però, comporta il rischio di danni con conseguente sviluppo di incontinenza. L’uso del laser invece consente la distruzione del tessuto infetto ed infiammato in maniera mirata senza lesionare il tessuto sano circostante".

Addio quindi alla chirurgia tradizionale a causa della quale i pazienti erano costretti a lunghi decorsi post operatori. Ad oggi la tecnica è diventata semplice, efficace, dura pochi minuti, non richiede incisioni, non provoca cicatrici significative ed effetti collaterali di rilievo. La seduta operatoria si svolge in day hospital, comportando un dolore minimo che non richiede l’uso di analgesici. Inoltre, è ripetibile in caso di insuccesso. Il centro del Pavimento Pelvico di Montecchio è riconosciuto anche a livello nazionale. Una recente nomina lo vede far parte della scuola nazionale dei chirurghi ospedalieri dell’Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri italiani). Inoltre, i chirurghi di Montecchio avranno il compito di coordinamento e di direzione per formare nuove figure professionali con riconoscimento equiparato a un master universitario.