Aemilia, processo da rifare per Giuseppe Pagliani

La Cassazione però di fatto conferma l’impianto accusatorio: 40 le condanne definitive

Il maxi processo Aemilia

Il maxi processo Aemilia

Reggio Emilia, 24 ottobre 2018 - La Cassazione conferma l’impianto accusatorio del processo Aemilia: sono 40 le condanne definitive, per quattro imputati - Giuseppe Pagliani, Michele Colacino, Francesco Frontera e Francesco Lamanna - ci sarà un nuovo processo d’appello, altri due imputati hanno visto ridursi la pena. Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Cassazione, che ha anche accolto in parte i ricorsi delle parti civili, la regione Emilia-Romagna e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

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Per Pagliani e Colacino si tratta di un annullamento in toto della sentenza d'appello, quindi bisogna rifare il processo di secondo grado. Per Frontera e Lamanna, invece, è stata confermata la responsabilità penale, ma è stata annullata la sentenza d'appello che riguarda un solo capo d'imputazione. Quindi, andrà rifatto il processo di secondo grado solo relativamente a quel capo d'imputazione.

L'avvocato di Pagliani: "Sentenza annullata"

Il legale di Pagliani, Giovanni Tarquini, spiega: "La sentenza è stata annullata. Ora gli atti ritorneranno alla Corte d'appello di Bologna dove si terrà un altro processo in una sezione differente". Nel ricorso alla Suprema Corte, la difesa di Pagliani aveva contestato la violazione di quattro principi di diritto, uno dei quali (che sarà esplicitato nella sentenza) é stato accolto dalla Cassazione nel suo giudizio di legittimità.  "Siamo tutti pronti a difendere Pagliani- conclude Tarquini- ma oggi i complimenti vanno all'avvocato Roberto Borgogno del foro di Roma che ha presenziato all'udienza".