Processo Saman, il padre chiede lo stop alla procedura di estradizione

La prossima udienza in Italia è fissata per l’8 giugno, mentre il legale di Shabbar Abbas aveva già richiesto la liberazione su cauzione dell’imputato

Shabbar Abbas e Saman Abbas

Shabbar Abbas e Saman Abbas

Reggio Emilia, 1 giugno 2023 – Il difensore pachistano di Shabbar Abbas, padre di Saman e accusato del suo omicidio, aveva già chiesto la liberazione su cauzione dell’imputato, ma rigettata. È di oggi la notizia, inoltre, del deposito in udienza a Islamabad di una richiesta di sospensione della procedura estradizionale, in attesa degli sviluppi del processo penale in corso in Italia.

La prossima udienza è fissata per l'8 giugno, quando il pubblico ministero presenterà le proprie argomentazioni. La procedura sull'estradizione prosegue ormai da metà novembre e ha avuto una trentina di rinvii.

Nelle ultime due udienze della Corte d'Assise di Reggio Emilia Shabbar ha partecipato al dibattimento in videocollegamento e sarebbe proprio questo il motivo per cui, secondo il suo legale, la sua estradizione in Italia non sarebbe più necessaria.

Oltre al padre sono imputati lo zio e due cugini di Saman, mentre sua moglie, Nazia Shaheen, è l'unica ancora latitante. Nell’udienza del 30 maggio, tra l’altro, i carabinieri di Reggio Emilia hanno raccontato che senza l’indicazione dello zio, non avrebbero trovato il corpo di Saman.