"Progetto di portata mondiale" Politica e industria gongolano

Quasi tutti gli artefici dell’operazione seduti attorno allo stesso tavolo nella sala rossa in Municipio. Bonaccini: "Siamo l’unica Regione che prende il nome proprio da una strada". E poi cita Lucio Dalla

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"L’Emilia-Romagna è stata scelta per realizzare un progetto di portata mondiale come si conferma essere la nostra Motor Valley".

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini sventola la bandiera a scacchi. La politica gongola. A buona ragione per l’opportunità straordinaria che si ripercuoterà sul territorio per l’operazione Silk-Faw.

"Questa joint venture americana e cinese ci fa candidare al Nobel per la pace per i prossimi anni", esordisce scherzando sugli storici contrasti diplomatici tra i due Paesi più potenti del mondo, il governatore in videoconferenza dal municipio di Reggio. Il quale poi scende nei dettagli. "Hanno deciso di investire qui per numerose ragioni: le professionalità presenti, le reti regionali dell’alta tecnologia e dei Tecnopoli, che vedono insieme le nostre università e il mondo produttivo, le filiere innovative, la formazione specialistica e le infrastrutture digitali che si rafforzano attorno al Big Data Technopole di Bologna e alla Data Valley emiliano-romagnola. Abbiamo puntato su ricerca e sviluppo, su innovazione e saperi, basti pensare a Muner, l’università internazionale dell’Automotive che ogni anno chiama in Emilia-Romagna centinaia di giovani da tutto il mondo. Oggi raccogliamo i frutti di quelle scelte. Il nostro segreto è fare rete con velocità, proprio come l’hypercar...".

E ancora: "Siamo una delle poche regioni al mondo, se non l’unica, ad avere l’origine del nome da una strada, la via Emilia. Che parla del viaggio, del percorso. Oggi abbiamo un Giro d’Italia di ciclismo che passerà per la prima volta in tutte e nove le nostre province. Abbiamo Imola e Misano Adriatico protagoniste nei gp di F1 e Motomondiale; non so quanti possono vantare due tappe in questi circus. Abbiamo la Ferrari, la Maserati, l’Alpha Tauri, la Dallara... E oggi, a Reggio, la Silk-Faw. A Reggio una volta si emigrava, non c’era da lavorare e da mangiare per tutti. Ma grazie alle maestranze e agli imprenditori straordinari, qui dal Dopoguerra, c’è una delle qualità della vita più alte al mondo. Prima eravamo fortissimi solo nell’export, ora siamo tra le regioni d’Europa che più attraggono investitori stranieri. Facciamo fatica a finanziare tutte le richieste".

Infine chiude con una chicca: "Voglio ricordare Lucio Dalla che scrisse con Roberto Roversi la canzone ‘Il motore del 2000’. Direi che è stato un visionario per la nostra terra...".

Un altro artefice dell’operazione è stato pure – al pari del ‘collega’ Alex Pratissoli, assessore all’urbanistica del Comune di Reggio – Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico: "Questo è uno dei più grandi investimenti innovativi degli ultimi tempi. Da oggi, se qualcuno vuole fare una super car elettrica dovrà venire qui, perché siamo una sorta di campus di specializzazioni trasversali. Siamo stati scelti per l’intelligenza delle mani, per le competenze del saper fare e per l’ottima qualità formativa universitaria. Questa operazione aiuterà non solo la nostra regione, ma tutta l’Italia". Dal Parlamento applaude anche il deputato Pd, Andrea Rossi: "Questa collaborazione tra due colossi mondiali avrà importantissime ricadute sul nostro territorio in termini di crescita delle città, in ambito regionale ed europeo, in termini economici, occupazionali e infrastrutturali. La transizione energetica è un’opportunità straordinaria, dato che qui si parla di produzioni di energia da fonti rinnovabili come le auto elettriche".

E se gli enti istituzionali (aiutati nel backstage dall’ex Premier Romano Prodi e dall’ex ministro Oliviero Diliberto, che con l’Oriente hanno sempre avuto rapporti privilegiati) la cabina di regia è stata retta sapientemente anche dagli imprenditori (tra cui il manager della Philip Morris, Eugenio Sidoli), in primis da Unindustria.

"Siamo pronti ad accogliere Silk-Faw – ha detto il presidente Fabio Storchi – Porteranno valore aggiunto, progresso e benessere per il mercato globale non solo della nostra città. E apriranno nuove frontiere".

Daniele Petrone