ANTONIO LECCI
Cronaca

Pronto soccorso in affanno. Medici in più con una coop

Da giugno, il reparto sarà rinforzato con dottori dalla Cmp di Granarolo (Bologna). Previsti una strategia di affiancamento e protocolli sicuri per le emergenze .

L’accettazione del reparto del pronto soccorso di Guastalla

L’accettazione del reparto del pronto soccorso di Guastalla

Arrivano anche al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla i medici di una cooperativa privata, la Cmp di Granarolo (Bologna). Dal prossimo mese di giugno, infatti, per assicurare la continuità del servizio nonostante la grave carenza di personale medico, è prevista l’attivazione dell’appalto esterno, già operativa al pronto soccorso di Montecchio. Questa soluzione prevede che una quota di turni, compresi alcune attività notturne, vengano coperte dai professionisti della cooperativa esterna. I dirigenti di reparto garantiscono che nella stragrande maggioranza dei casi sia presente anche un medico dipendente ospedaliero, almeno in uno dei due ambulatori del pronto soccorso guastallese. La possibilità di affiancamento ai colleghi della cooperativa bolognese è destinata a essere assai limitata, proprio per non distogliere i medici dipendenti dalle loro mansioni.

Ma potrebbe esservi un periodo iniziale in cui, in attesa di una stabilizzazione dell’attività con i nuovi arrivati, ci sarà la necessità di qualche appoggio in più a favore dei medici esterni. Questa nuova soluzione rischia comunque di appesantire i piani di lavori per i medici ospedaliero. Ma al momento il piano di lavoro prevede il mantenimento della copertura della turnistica con un ambulatorio di pronto soccorso aperto 24 ore su 24, oltre a un secondo attivo per 18 ore al giorno. Dunque, un altro effetto della carenza di medici per i servizi dell’Emergenza-urgenza. Effetti che si sono già mostrati pure sui servizi esterni, con la riduzione del numero delle automediche nella Bassa.

Antonio Lecci