Reggio Emilia, sfruttamento della prostituzione e riciclaggio. Smantellata rete cinese

Otto denunciati. Le ragazze, tutte clandestine, lavoravano in un appartamento di Casalgrande (di un reggiano) che è stato sequestrato

La finanza mette i sigilli all'appartamento

La finanza mette i sigilli all'appartamento

Reggio Emilia, 15 luglio 2019 - La Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha scoperto una presunta organizzazione dedita all’abusiva raccolta di denaro e sfruttamento della prostituzione. Nell’operazione denominata ‘China Town’  complessivamente sono state denunciate otto persone di nazionalità cinese per abusivo esercizio dell’attività finanziaria, riciclaggio, sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina.

Un appartamento è stato sequestrato, assieme a denaro contante per 1.500 euro. Tutto è partito dagli accertamenti effettuati dalla Finanza nei confronti di cinque cinesi residenti a Reggio Emilia che raccoglievano denaro proveniente da attività illecite legate anche allo sfruttamento della prostituzione. Le indagini, coordinate dalla procura di Reggio Emilia, sono durate alcuni mesi e hanno avuto inizio a seguito di controlli effettuati nei confronti di un esercizio commerciale della zona stazione, gestito da soggetti cinesi e formalmente dedito alla spedizione di pacchi.

In realtà, le investigazioni hanno permesso di individuare quel sito come il punto di riferimento per una fitta rete di soggetti di nazionalità cinese, operanti sul territorio della provincia e in numerose altre regioni, i quali erano dediti alla raccolta abusiva di somme di denaro, proveniente da attività delittuose commesse da altri connazionali. Le perquisizioni sono state effettuate nell’esercizio commerciale, ma anche in altri locali e nelle  abitazioni private nella disponibilità dei soggetti indagati e hanno consentito di individuare a Casalgrande (Reggio Emilia) un appartamento in cui ragazze cinesi si prostituivano.

Le ragazze presenti durante la perquisizione non sono risultate in regola con il permesso di soggiorno e sono state destinatarie di provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Reggio Emilia. L’appartamento, di proprietà di un uomo  di Scandiano (Reggio Emilia) e il denaro contante trovato al suo interno, nascosto  nei cuscini e pari a circa 1.500 euro, sono stati sottoposti a sequestro.