Prostituzione di lusso, a Reggio Emilia la 'mente' dell'organizzazione

Arresti domiciliari per una cinese di 52 anni. Indagini avviate nel 2016

Prostituzione di lusso

Prostituzione di lusso

Reggio Emilia, 2 marzo 2019 – Il “quartier generale” era un’abitazione di Mestre, vicino a Venezia, ma le “sfruttatrici” gestivano case a luci rosse anche a in altre abitazioni del Veneto e delle Marche, interessando Piove di Sacco, Jesi, Macerata… Da capogiro i guadagni grazie a precisi tariffari, a clienti locali e internazionali e prestazioni sessuali di ogni genere. L'indagine, durata tre anni, si è sviluppata monitorando sia gli annunci inseriti dalle sfruttatrici sul web per procacciare i clienti sia interrogando alcuni degli uomini che avevano pagato per le prestazioni. Su un sito di incontri sono stati scoperti diversi annunci che proponevano rapporti a pagamento indicando alcuni numeri di cellulari, intestati alle tre sfruttatrici.

Concordati gli appuntamenti e la disponibilità economica del cliente lo passavano alla prostituta. In alcuni casi gli veniva inviato un messaggio con un codice identificativo, in base alla prestazione e alla tariffa concordate, con le dovute indicazioni per raggiungerle. Decine le giovani cinesi sfruttate, reclutate con la promessa di una vita migliore e trattenute in condizioni precarie e con paghe minime. I clienti rintracciati sono numerosissimi: italiani e stranieri. Le ragazze dovevano essere disposte a ogni tipo di pratica, per cifre oscillanti da 50 a 500 euro. L’altra mattina una serie di blitz congiunti hanno portato i carabinieri ad eseguire provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale di Venezia su richiesta della Procura veneziana nei confronti delle tre cittadine cinesi.

A Reggio Emilia i carabinieri del nucleo radiomobile hanno arrestato la cittadina cinese Lizi Wang, di 52 anni, ristretta in regime di arresti domiciliari. Le altre due connazionali di 42 e 33 anni, rintracciate dai carabinieri di Mestre, sono state sottoposte all’obbligo di dimora e di firma a Mestre e Castelfranco Veneto. Sono tutte accusate di sfruttamento della prostituzione. Per la cinese dimorante a Reggio sono scattati gli arresti in relazione al suo ruolo principale considerato anche che la stessa gestiva direttamente ben tre case di appuntamento tra il Veneto e le Marche. Dettaglio singolare: le tre sfruttatrici da tempo sospettavano di avere gli inquirenti alle calcagna, tanto che le indagini erano state sospese. Un'accortezza che non è bastata a evitare l'arresto, perché in un appartamento sono state trovate le prove dell'attività illecita.