
Primo giorno di scuola segnato dagli striscioni di protesta di educatrici ed educatori scolastici posti davanti alle sedi scolastiche di Castelnovo Monti.
In una giornata importante come quella della riapertura delle scuole, al risveglio Castelnuovo Monti ha trovato la sorpresa della protesta di educatrici ed educatori impegnati nei servizi di assistenza educativa scolastica ed extra scolastica per bambini e ragazzi diversamente abili, servizio pre e post scuola nelle sedi primarie dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo Monti e Vetto.
Operatori che lavorano anche nei servizi di assistenza educativa domiciliare per minori e assistenza educativa a nuclei familiari residenti eo domiciliati nel territorio dell’Unione.
La protesta è stata organizzata dalle educatrici del sindacato Adl Cobas in conseguenza all’evoluzione dei tavoli sindacali iniziati a maggio con la cooperativa Papa Giovanni XXIII, che gestisce l’appalto per la committente l’Azienda Speciale Consortile Teatro Appennino e Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, quale responsabile dei servizi. Tra le varie richieste, il mancato riconoscimento delle ore impiegate come tempo di lavoro durante gli spostamenti nel vasto territorio dell’Unione, una perdita di 6-8 ore la settimana. Il vicesindaco di Castelnovo Monti nonché responsabile del settore scuola, Emanuele Ferrari, pur ritenendo le loro rivendicazioni legittime, le richieste e le proteste del sindacato Adl Cobas devono essere rivolte alla cooperativa Papa Giovanni XXIII alla quale l’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino ha affidato, in appalto, i servizi di assistenza educativa scolastica ed extrascolastica.
Il trattamento economico degli educatori e delle educatrici rientra nel rapporto diretto con la loro cooperativa a cui deve essere indirizzata la protesta. "Questi devono dialogare con la Papa Giovanni XXIII alla quale abbiamo affidato i servizi, – precisa Ferrari – comprendiamo le loro ragioni ma noi gli interlocutori del sindacato. Anzi io sono disposto a proporre un incontro con tutti i soggetti interessati per trovare soluzioni".
Settimo Baisi