Reggio Emilia, pugile condannato. "Picchiò un ragazzo gay"

Due anni per lesioni gravi e diffamazione ai danni di un ragazzo di 37 anni. La pena è sospesa

L'aggressione avvenne in via Farini

L'aggressione avvenne in via Farini

Reggio Emilia, 21 febbraio 2019 - E' stato messo al tappeto, nel primo round che si è concluso in tribunale. Erik Bondavalli, pugile reggiano noto come ‘Dynamite Kid’, è stato condannato ieri a due anni, pena sospesa, per lesioni gravi e diffamazione per un’aggressione a sfondo omofobo avvenuta il 24 giugno 2013 ai danni di un 37enne.

«Stavo camminando all’inizio di via Farini, quando ho incrociato un giovane – aveva raccontato l’aggredito –. Lui mi guardò con scherno e mi apostrofò: ‘Ciao finocchio’». Il 37enne era andato da Bondavalli per chiedere spiegazioni: «Ma lui, senza parlare, mi sferrò quattro pugni».

Opposta la versione dell’imputato che, in sostanza, ha raccontato di essere stato al centro di avance sessuali in strada dal ragazzo, di averle rifiutate e di averlo colpito solo per difendersi, dopo essere stato aggredito. Davanti al giudice Antonella Garcea, Claudio Vincetti, l’avvocato del 37enne che si è costituito parte civile e ieri era in aula, ha chiesto la condanna: «L’imputato si faceva chiamare Dynamite Kid, era un pugile al massimo della sua carriera e avvezzo ad affrontare energumeni. Non è credibile sostenere che sia stato lui a subire l’aggressione. Diversi agenti, invece, hanno confermato che fu il mio assistito a subire i colpi».

Vincetti ha anche chiesto una provvisionale di 10mila euro e un risarcimento di 50mila euro. L’avvocato Giancarlo Pasquale, difensore di Bondavalli, ha chiesto l’assoluzione con formula piena: «Non si può condannarlo soltanto perché fa il pugile. Pure lui ebbe sette giorni di prognosi. Per quell’episodio non c’erano testimoni oculari. Bondavalli chiamò la polizia, che chiese le generalità al 37enne: gli agenti hanno sostenuto che lui aveva un atteggiamento provocatorio e ilare e mandava persino bacini. Ma se uno è stato davvero picchiato, può comportarsi così?».

Il difensore ha anche raccontato che il 37enne è imputato in un altro processo, dov’è accusato di aver aggredito un minorenne, pure lui boxeur: «Il ragazzino ha confermato in aula di essere stato colpito da lui». Il magistrato ha chiesto due anni di pena, richiesta accolta dal giudice Garcea che ha anche disposto una provvisionale di 7mila euro e il rinvio al giudice civile per il risarcimento. «È stata chiarita in modo inequivocabile la responsabilità di Bondavalli per un’aggressione a sfondo omofobo», ha commentato l’avvocato Vincetti. Bondavalli, che ieri non c’era, farà il secondo round giudiziario: «C’è copiosa documentazione – afferma Pasquale – che dimostra che lui è stato aggredito per primo. Andremo in Appello».