Reggio Emilia: punta il fucile sui giovani poi sfascia una Jaguar

Un 30enne è stato arrestato ieri dai carabinieri: dopo aver imbracciato l’arma ha preso a mazzate un’auto all’alba, in piazza a Cavola

Reggio Emilia, 24 ottobre 2022 - Una notte di follia che ha scatenato il panico nella comunità di Cavola di Toano. Una notte terminata alle prime luci dell’alba, con l’arresto di un 30enne del posto, accusato di aver puntato un fucile contro un gruppo di giovani, terrorizzandoli, e di aver sfasciato con una mazza l’auto di un membro dello staff della discoteca Kiss di Cavola.

L'AGGIORNAMENTO / 

Approfondisci:

Aggressione a Reggio Emilia, il racconto: "Mi ha puntato con l’auto per investirmi"

Aggressione a Reggio Emilia, il racconto: "Mi ha puntato con l’auto per investirmi"

A destra, la Jaguar sfasciata
A destra, la Jaguar sfasciata

Tutto accade intorno alle 6 di ieri. Stando alle ricostruzioni, il giovane sarebbe stato in evidente stato di euforia, "su di giri" dicono i testimoni. Un tipo che non passa inosservato, conosciuto anche dalle forze di polizia, che con la sua auto si sarebbe fatto notare in diverse zone del paese. A un certo punto, però, scende dall’auto imbracciando un’arma – un fucile a pallini o una carabina – e la punta verso un gruppo di ragazzi. Tra i giovani scatta il panico, con il fuggi fuggi generale. Qualcuno però fa in tempo a riprendere la scena con un telefonino. Immagini in cui si vede il trentenne di Toano che scende dalla sua Punto nera con bande rosse, imbraccia il fucile e lo punta contro di loro. Poi le riprese sfumano.

Passa un quarto d’ora e il delirio si sposta in piazza Italia, la piazza centrale del paese, quella in cui si svolge il mercato; davanti al locale Kiss Disco Dinner, in cui è appena terminata una affollata serata ’Flower Party’. Lì, all’aperto, sarebbe riapparsa la stessa Punto nera con le bande rosse.

Il giovane – che si trovava al volante – scende con in mano un grosso martello (una mazzetta che si usa nell’edilizia, stando ai testimoni) e inizia a sfasciare a martellate la Jaguar di un membro dello staff del locale, parcheggiata in mezzo alla piazza.

Il rumore richiama i titolari della discoteca, che si trovavano ancora all’interno intenti nelle operazioni di chiusura.

Il proprietario della costosa auto esce e tenta di fermare la violenza. Ma, di nuovo, l’aggressore risale velocemente in auto per poi scappare sgommando.

Il collaboratore del Kiss, che si trova lì accanto, viene urtato dalla Fiat in fuga e rovina a terra, procurandosi delle lesioni.

Nel frattempo parte l’allerta al 112 e in breve tempo l’uomo viene individuato dai carabinieri di Castelnovo Monti che lo arrestano.

"Erano le 6 di mattina ed è successo nella piazza del Mercato – racconta ancora sotto choc uno dei titolari del Kiss –. Il locale era chiuso e la serata era finita da più di un’ora, era quasi giorno. A un certo punto siamo usciti dal locale perché sentivamo dei rumori pazzeschi... Così abbiamo visto la scena. C’era lui... Sembrava completamente scollegato dal mondo. Aveva in mano la mazzetta e stava sfasciando l’auto: ha spaccato tutto, parabrezza, luci, cofano. Il nostro collaboratore si è lanciato verso la sua macchina, tentando di fermalo. Si è anche aggrappato alla Punto e lui nel fuggire lo ha colpito e fatto cadere a terra. Poi se n’è andato sgommando".

L’imprenditore prosegue: "Sembrava nel delirio, fuori di sé. Poi l’abbiamo visto scappare con un altro che era con lui sulla macchina. A quel punto abbiamo chiamato i carabinieri".

Più tardi – prosegue il socio del Kiss – "abbiamo saputo da alcuni ragazzi che circa un quarto d’ora prima li aveva minacciati con un fucile. Erano ancora terrorizzati, mi hanno fatto vedere le immagini. Si vede questo ragazzo che scende dalla Punto nera col fucile e loro scappano. Ora che lo hanno identificato speriamo che lo tengano dentro. Siamo ancora tutti sconvolti. Tengo a sottolineare che il locale non c’entra in questa violenza. Non so dire se prima fosse stato alla nostra serata, ma tutto era già finito da tempo quando è arrivato nella piazza. Da noi cose del genere non sono mai accadute".