YLENIA ROCCO
Cronaca

Pure il Rebell chiude: "Affitto proibitivo"

Si abbassa la saracinesca dopo un anno per il locale di via Monzermone dentro la chiesa del 1.100

Si abbassa la saracinesca dopo un anno per il locale di via Monzermone dentro la chiesa del 1.100

Si abbassa la saracinesca dopo un anno per il locale di via Monzermone dentro la chiesa del 1.100

Reggio Emilia, 7 febbraio 2025 – Una vecchia chiesa, ma per eventi. Dove buoni cocktail, cibo, libri e intrattenimento si sono fusi insieme, tra luci soffuse e chiacchiere. Questo è stato il Rebell, il locale di via Monzermone, nel cuore del centro storico. È stato, sì. Declinato al passato prossimo: Freddy Farina e Giovanni Bodini ieri ne hanno annunciato la chiusura dopo un anno di "molte vittorie, ma anche di sfide difficili". "Ce l’abbiamo messa tutta, ma diversi fattori ci hanno tirato giù, uno su tutti l’affitto alto. Lo abbiamo accettato noi, è vero, ma non avevamo scelta: ci eravamo innamorati del posto", racconta Farina.

Un’ex chiesa del 1100, con un ampio giardino, dove aveva lavorato cinque anni prima come dipendente. "Ci ho messo il cuore per dargli un’identità, poi l’anno scorso è arrivata la proposta di gestirlo con Giovanni". Il 7 marzo dell’anno scorso l’inaugurazione. "Purtroppo è stato un anno difficile, forse il peggiore: la primavera ha portato introiti bassissimi, l’inflazione ha inciso e l’affitto è diventato insostenibile".

Nonostante un programma culturale e musicale di qualità, la clientela non è stata sufficiente: "Abbiamo proposto di tutto: presentazioni di libri, concerti, letture, Stand-Up Comedy. In autunno il locale si riempiva, ma lavorare bene solo per una stagione non basta".

Farina parla di una primavera piovosa e di un’estate che ha svuotato il centro: "Mesi come aprile e maggio, dove dovevamo lavorare molto, non abbiamo fatto nulla. A luglio per esempio, il locale è andato meglio durante la settimana che nei weekend".

Poi, il colpo di grazia: "A novembre mi sono fratturato una caviglia. Fino a quel momento avevo incentrato il locale sulla qualità del mio lavoro. E tutto l’anno ho cercato persone da formare nel caso in cui avessi avuto un imprevisto. Ma anche la ricerca del personale è stato un tasto dolente. Alla fine mi sono infortunato, e poco alla volta ha iniziato a fermarsi anche il locale".

Nonostante tutto, il Rebell lascia nella sua chiesa ricordi bellissimi: le serate con Vinicio Capossela, gli eventi con Alessandro Scillitani, gli spettacoli di Johnny Larosa. "È un peccato che sia finita così – conclude Farina – ma spero che questo non sia un addio definitivo. Vedremo cosa riserverà il futuro".

Sotto il post social dell’annuncio, i commenti si sono moltiplicati: clienti affezionati, amici, persone che hanno condiviso un pezzo di strada con il Rebell. Ma un locale che chiude non è solo un’attività che termina: è una luce che si spegne in un centro storico che fatica a rimanere vivo.