Quando il web diventa una droga

Il senatore Cangini, ex direttore di Qn-Il Resto del Carlino, presenta il suo libro sui giovani domani a Guastalla

Migration

Per la prima volta nella storia le nuove generazioni mostrano un quoziente di intelligenza inferiore a quello delle generazioni che le hanno precedute, un dato che non ha precedenti.

Calano le facoltà mentali, aumenta il loro disagio psicologico.

Ansia, stress, depressione, disturbi alimentari, autolesionismo, aggressività…

È l’effetto di una vita trascorsa usando social, video, chat e videogiochi.

Un uso che, stimolando il cervello a rilasciare il neurotrasmettitore della sensazione del piacere, non può che degenerare in abuso: il web come una droga, un utilizzo eccessivo che crea problemi crescenti.

Problema confermato dagli studi di esperti ascoltati dalla commissione istruzione del Senato nell’ambito di un’indagine conoscitiva sul rapporto tra la tecnologia digitale e gli studenti.

Ne è nato un libro, "Cocaweb, una generazione da salvare", scritto da Andrea Cangini, ex direttore del Qn-Il Resto del Carlino e ora senatore della Repubblica.

Il libro viene presentato domani sera alle 21 a palazzo ducale a Guastalla, in una serata che è stata promossa da Associazione Maldottiana e Biblioteca Maldotti.

Il libro presenta un grido d’allarme sui danni del rapporto tra giovani e nuovi mezzi di comunicazione, tanto da parlare di "web come la droga".

È possibile fare qualcosa? Come possiamo limitare i danni di questo fenomeno e aiutare quindi i giovani a sfruttare le grandi potenzialità della rete invece che subirne passivamente l’influenza?

Il senatore Cangini ne parla domani sera a Guastalla, portando la sua esperienza di giornalista e uomo politico e anticipando i contenuti di alcune proposte di legge studiare per fornire adeguate soluzioni al problema.

Antonio Lecci