"Quella è una rotonda killer È uno scandalo e va cambiata"

Appello di "Castelnovo ne’ cuori" dopo l’ennesimo incidente al Bocco: "Costituisce un grave pericolo: si intervenga"

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E’ nata male la rotatoria sulla statale 63 del Bocco di Casina (lato nord): a fine settimana scorsa l’ennesimo incidente con quattro giovani finiti all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio. Il gruppo di minoranza di Castelnovo Monti, ‘Castelnovo ne’ cuori’, visto che i rallentatori non fermano la sequenza degli incidenti, ha deciso di fare un esposto in Prefettura e di presentare una mozione in Consiglio comunale affinché lo stesso sia portatore di una istanza presso l’Unione dei Comuni d’Appennino la quale dovrà chiedere a Provincia ed ANAS la sistemazione della rotatoria.

Tutto il tratto stradale che si presenta all’uscita nord della galleria del Bocco dovrà essere risistemato in modo da eliminare una rotonda impraticabile che inevitabilmente porta a sbattere contro il guardrail. È capitato persino ad un’ambulanza mentre stava eseguendo un trasferimento all’ospedale di Reggio Emilia. Secondo tale gruppo consiliare c’è la necessità di un adeguamento per facilitare l’ingresso nella successione di tornanti che segue con l’allungamento di un tratto rettilineo e la disposizione di idonee strutture di contenimento dei veicoli nella stessa sede stradale. Si meraviglia il gruppo consiliare di minoranza ‘Castelnovo ne’ cuori’ che, con tutto quello che è successo, nessuno si sia mai occupato della ‘rotatoria killer’ del Bocco di Casina sulla statale 63. "La cosa ci scandalizza perché nonostante il triste bilancio di incidenti accaduti dalla non più recente apertura di quel tratto statale, - afferma in una nota - nessuno ha posto rimedio alla viabilità, limitandosi a potenziare i sistemi di allerta. Supponenza: basta attenersi ai limiti stradali presenti nel tratto per evitare incidenti, lasciando così intendere che il rischio della vita sia la giusta punizione per chi non rispetta il codice stradale. Purtroppo se uno dovesse basarsi sul limite dei 50 km orari presente in quel tratto, sarebbe inevitabilmente sbalzato fuori dalla sede stradale perché già alla velocità di 34 km orari si raggiunge una importante sollecitazione alla tenuta di strada per una normale vettura, immaginiamoci poi se si dovesse trattare di un autoarticolato. Il fatto vero è che quella è una rotonda che solo chi la conosce la percorre senza conseguenze, quindi costituisce un serio pericolo per tutte le persone che non frequentano la montagna abitualmente, come nel caso dei 4 giovani della bassa reggiana. Nel merito della interpretazione già abbiamo interessato l’ANAS con due missive nel 2021 ma senza ricevere risposta. Auspichiamo che qualcuno si muova".

Settimo Baisi