
Lidiya Halaychuk: Non mi sono mai sentita esclusa, la città mi ha accolta. I miei nipoti si sentono italiani e ucraini»
Lasciare l’Ucraina nel 1999 non è stata una scelta, ma una necessità per Lidiya Halaychuk: "Avevo tre figli che studiavano, ma la crisi economica ci ha fatto perdere tutti i risparmi. Sono laureata in ingegneria, so quanto sia importante studiare per garantirsi un futuro. A Reggio ho trovato lavoro come babysitter. Leggevo i libricini con le bambine e poco alla volta ho perfezionato il mio italiano. La città mi ha accolta, non mi sono mai sentita esclusa. I miei nipoti, per esempio, si sentono italiani, ma anche ucraini. Io stessa mi sento a casa sia qui che in Ucraina. Con l’associazione Avui
ci incontriamo in posti diversi, ma sarebbe importante se il Comune ci aiutasse a individuare uno spazio"